Anche a Venaria nasce il comitato che sosterrà la candidatura a segretario nazionale del Partito Democratico di Stefano Bonaccini, attuale presidente della regione Emilia-Romagna.
A farne parte sono Rossana Schillaci, Stefano Mistroni, Raffele Trudu, Gaetano Amato, Daniele Milani, Davide Crepaldi, Francesco Macaluso, Gabriella Russo, Valentina Valente, Pasquale Fragale e Marco Lo Re.
«Il Partito Democratico dopo l’ultima sconfitta elettorale deve ridelineare, attraverso il rinnovo della sua segreteria nazionale, la sua identità.
Il congresso nazionale del PD è una occasione per ricostruire un nuovo spazio di partecipazione democratica, in un momento così difficile per i cittadini, che subiscono le ripercussioni di una crisi “di guerra”, con l’inflazione che sta erodendo il potere d’acquisto, in particolare a causa dell'innalzamento dei costi delle bollette energetiche. È utile rilanciare una proposta politica incentrata sulle soluzioni ai problemi reali, proponendo una nuova visione di paese alternativa alla destra, proprio come sta facendo Bonaccini.
Pensiamo che la nostra esperienza di amministratori e militanti possa esprimere tutto il proprio potenziale con Stefano Bonaccini: un amministratore locale di grande esperienza, alla guida di una Regione tra le più innovative d’Italia, oltre che tra le più eque.
Un amministratore che sa quanto pesino le infrastrutture nel disegnare il futuro delle nostre comunità e che conosce il bisogno di cura e di attenzione dei nostri territori, e dei cittadini e delle cittadine che vi abitano. Con lui possiamo ricostruire un partito con le fondamenta ben piantate nella lotta alle diseguaglianze e che non sfugga dall’urgenza di colmare i divari che caratterizzano il nostro Paese: economici, territoriali, di genere, nell’accesso all’istruzione e alla formazione, nel lavoro e che sia radicale nelle scelte ambientali e attento ai lavoratori, al lavoro dignitoso e alla tutela delle imprese sane.
Come comitato locale stiamo raccogliendo numerose istanze di partecipazione al fine di rilanciare un profilo nuovo del costituente partito democratico basato su una Energia Popolare, non populista, in grado di tornare a parlare con le persone di problemi reali, garantendo partecipazione a tutti i livelli, dal locale al nazionale», sostengono i promotori.