Il mondo politico venariese e il mondo associativo di Savonera sono in lutto per la morte di Salvatore Borgese, ex consigliere comunale ed ex assessore.

Aveva 77 anni e da tempo stava lottando con la malattia.

Nato a Palermo il 5 aprile 1946, era approdato a Venaria nel 1965. 

Per anni carabiniere, era stato eletto consigliere comunale la prima volta, tra le fila della DC, nel 1980. Dal 1982 al 1985 aveva ricoperto la carica di assessore ai Servizi Sociali e alle Scuole.

Consigliere comunale, ininterrottamente, dal 1985 al 1995, dal 1990 al 1995 era tornato ad essere assessore alla Casa: una delega molto difficile, alla pari di quella ai Servizi Sociali.

Dopo aver abbracciato la Margherita, nel 2005 era stato rieletto nel Pd, con riconferma nella consiliatura 2005-2010.

Durante il suo ultimo mandato, quello con sindaco Giuseppe Catania, era stato anche assessore a Bilancio e Patrimonio, prima di dimettersi e, assieme a tutto il Pd, "staccare la spina" al governo cittadino nel 2014.

Spirito libero, molto critico, puntiglioso, che non accettava compromessi, dalla battuta pronta, era un uomo che amava la politica e che ha sempre fatto "vita di partito" e che ha sempre messo a disposizione le sue capacità e le sue competenze a disposizione delle "nuove leve" politiche.

Molto attivo nel volontariato, fino a quando ha potuto si è occupato di dare una mano alla Caritas di Savonera e alla parrocchia della frazione di Collegno, specie nella preparazione dei pranzi solidali.

«Non ci sono parole. Salvatore grazie per tutte le esperienze vissute insieme, per il coraggio e la dedizione che ti hanno sempre contraddistinto», così il Pd cittadino in un post social.

«Una grandissima perdita per Venaria. Con la sua famiglia, da anni, si era messo a disposizione delle persone in difficoltà attraverso iniziative dall'alto valore sociale. Orgogliosamente siciliano e carabiniere ha sempre dimostrato una grande intelligenza politica, ricoprendo per decenni ruoli amministrativi importanti, sapendo andare oltre gli steccati del partito per non tradire mai l'onestà intellettuale che lo contraddistingueva. Ogni volta che ultimamente ci vedevamo dispensava alcuni consigli, dall'alto della sua esperienza amministrativa, senza mai mostrare arroganza o supponenza, ma con il solo scopo di aiutare l'azione amministrativa della Città», lo ricorda con grande affetto il sindaco Fabio Giulivi.

Salvatore Borgese lascia la sua amata moglie Rosa, da sempre al suo fianco. 

Non ancora rese note data e luogo dei funerali.