Galleria fotografica

È polemica, a Borgaro, per un post social dell’ex consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Cinzia Tortola, attuale presidente della Consulta per le Donne di Borgaro.

Nei giorni scorsi, Tortola ha pubblicato un post su Instagram sul tema politico della settimana a livello nazionale, ovvero quello del segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, che aveva apostrofato la Premier Giorgia Meloni come una «cortigiana».

Nel suo post, Tortola condivide la fotografia tratta dal dizionario di Google sul termine «cortigiana» e in cui è specificato come si tratti di una «donna di facili costumi», «etera» e «prostituta». Ma aggiungendo, in blu, come cortigiana, per lei, significhi «dama di corte».

Eppure, Tortola va oltre, attaccando Meloni: «Ovviamente la signora Meloni ha bisogno del dizionario, ma come al solito strumentalizza pure quello. Ricordo a lei e ai suoi fedeli imbambolati che cortigiana, significa dama di corte. E questo appellativo calza alla perfezione! Non è quello che fa quando gira nella corte di Trump? E trovo, come sempre, ridicolo e vergognoso che un capo di stato pubblichi in modo strumentale le citazioni del dizionario, probabilmente non le interessa occuparsi dei problemi reali ma solo della sua immagine. Oppure pensa che siamo tutti ignoranti?».

Un post che ha creato imbarazzo e perplessità in Marco Latella, ex consigliere comunale di opposizione a Borgaro e attuale segretario cittadino di Fratelli d’Italia: «Provo imbarazzo e vergogna nelle parole dell’attuale presidente della Consulta per le Donne di Borgaro, Cinzia Tortola. È inutile che si organizzino dibattiti, convegni, giornate, serate per difendere la donna a 360 gradi quando poi si cade in un post del genere. Intanto non è la signora Meloni ma il nostro Presidente del Consiglio e non il Capo dello Stato, che è Sergio Mattarella: dovrebbe anche fare un corso accelerato sulle cariche dello Stato. E poi c’è una questione semantica: cortigiana non è la dama di corte, bensì una donna che fa il mestiere più antico del mondo. E mi dispiace che, pur condividendo quella foto, ci si arrampichi agli specchi pur di cercare di difendere l’indifendibile. Ovvero Landini e l’area di sinistra che non ha chiesto scusa alla nostra Premier. Credo sia il caso che le tre capogruppo in consiglio prendano pubblica distanza da questo ignobile gesto, senza se e senza ma. Cristiana Sciandra lo ha già fatto e lo rifarà in consiglio la prossima volta. Ma credo sia doveroso che Tortola faccia un passo indietro e si dimetta, perché è davvero grave che una donna manchi così di rispetto in primis a un’altra donna che è anche Presidente del Consiglio italiano».