Dopo l'ennesimo stop alla circolazione ferroviaria lungo la linea Torino-Ceres, prevista tra gennaio e febbraio 2026, i sindaci hanno deciso di dire la loro e di protestare per questo nuovo disservizio scoperto ieri, mercoledì 3 dicembre 2025, durante un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, e con i tecnici e dirigenti di RFI e Trenitalia.
Durante il confronto, RFI ha comunicato la necessità di una nuova interruzione della linea nel periodo 24 gennaio – 3 febbraio, con sospensione del servizio nel tratto Torino–Rebaudengo/Germagnano, che proseguirà nel solo tratto dall’aeroporto di Caselle a Germagnano dal 4 al 22 febbraio.
«secondo quanto riferito, tali chiusure risultano indispensabili per consentire il completamento delle opere previste entro le scadenze del Pnrr (giugno 2026), interventi che – per loro natura – richiedono l’interruzione della tratta ferroviaria», spiegano i primi cittadini, fra cui Fabio Giulivi (Venaria), Claudio Gambino (Borgaro) e Giuseppe Marsaglia (Caselle).
I sindaci hanno però espresso «grande preoccupazione per questo ennesimo stop della linea. Durante il precedente fermo estivo era stato infatti comunicato che si trattasse dell’ultima sospensione completa e che gli interventi successivi non avrebbero previsto ulteriori interruzioni totali del servizio. “Siamo stati sorpresi da questa nuova chiusura del servizio, consapevoli dei significativi disagi che ricadranno sui nostri territori, sui pendolari, sui lavoratori e soprattutto sugli studenti.
Nel corso dell’incontro abbiamo domandato se fosse stato possibile programmare tali lavori durante la pausa natalizia, riducendo così l’impatto sulle attività scolastiche. Ci è stato risposto che il cronoprogramma non consentiva interventi a dicembre ma li rendeva realizzabili solo da fine gennaio.
Abbiamo inoltre chiesto che i servizi sostitutivi siano adeguati al reale volume di traffico, tenendo conto dell’elevata concentrazione di scuole lungo la tratta e dell’importanza del collegamento per la mobilità quotidiana delle comunità interessate.
Ribadiamo la nostra convinzione che la trasformazione e l’integrazione della linea Torino–Ceres rappresentino un progetto strategico e fondamentale e sappiamo che questi interventi, carenti negli anni passati, si sono concentrati adesso, con l’obiettivo della sicurezza e dell’efficientamento della linea. Tuttavia, questi continui stop rischiano di penalizzare gravemente il servizio, minando la fiducia dei cittadini e creando disagi evitabili ai pendolari.
I Sindaci della linea Torino–Ceres continueranno a vigilare, chiedendo chiarezza, rispetto dei tempi e un confronto costante per garantire ai nostri territori un servizio all’altezza delle loro esigenze», conclude una nota firmata anche dai sindaco di San Maurizio, Ciriè, Nole, Grosso, Villanova Canavese, Mathi, Balangero, Lanzo, Germagnano, Traves, Pessinetto, Mezzenile e Ceres.

