Sono una decina le sanzioni amministrative comminate dalla Città di Grugliasco ad aziende che, dopo l’esecuzione di scavi, non hanno poi provveduto a ripristinare, in modo corretto, il manto stradale.
Buche, asfalto rattoppato e anche male, manto stradale disconnesso: sono questi alcuni degli effetti che i grugliaschesi si trovano costretti a sopportare per mesi dopo l'esecuzione di lavori che richiedono l'effettuazione di scavi da parte di ditte terze.
Si tratta di ditte che portano servizi alla comunità: acqua, corrente, energia o telefonia.
«In alcuni casi - spiega l'assessore Raffaele Bianco – abbiamo sopportato la strada dissestata per mesi, prima di poter ottenere un intervento risolutivo. Ma questa modalità non è accettabile: comprendiamo le difficoltà che riguardano gli appalti di questa tipologia di interventi e che ci vengono, di volta in volta, manifestate dalle aziende di servizi, ma questo non deve ricadere sul tessuto urbano di Grugliasco e sui cittadini costretti a fare lo slalom tra buche, rattoppi e fondo sconnesso con il rischio di arrecare danni sia ai veicoli che ai pedoni. Come Amministrazione Comunale, ogni volta effettuiamo tutti i passaggi obbligatori che la norma prevede per assicurarci che, eseguito un intervento, la situazione venga ripristinata il prima possibile, ma, purtroppo, proprio le procedure e, di conseguenza le tempistiche, sono talvolta troppo lunghe. Tuttavia, i nostri uffici seguono passo passo i cantieri e anche la fase di chiusura e risistemazione e, proprio per questo, laddove non si ottiene il risultato dovuto, si arriva fino alla sanzione. È da sfatare la convinzione che tutte le buche o le strade “rattoppate” siano sempre colpa del Comune, che, invece, è impegnato costantemente e con grande dispendio di energie e tempo del personale preposto ad assicurare che chi ha scavato ripari adeguatamente e in maniera definitiva».