Anche quest'anno, il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi, ha firmato l'ordinanza che vieta l'uso dei fuochi d'artificio in occasione del Capodanno.
Questa volta, però, all'ordinanza è stata affiancata la testimonianza del 15enne di Venaria che un anno fa, proprio a Capodanno, aveva perso le dita di una mano dopo aver raccolto un petardo e tentato di accenderlo in piazza Annunziata.
Nella video-intervista con il sindaco, il giovane ha ricordato quegli istanti e lanciato l'appello a non usare fuochi e petardi perché possono rovinare la vita di una persona.
«Ho visto quel petardo in piazza, l'ho preso e mi è esploso. A distanza di un anno posso dire di fare attenzione, di non raccoglierli mai in mano».
«Voglio ringraziare di cuore questo giovane concittadino che ha scelto di condividere con la Città la sua drammatica esperienza per mettere in guardia i suoi coetanei. È stato difficile per lui rivivere quei momenti di grande dolore ma lo ha fatto nella speranza di poter essere utile alla sua Città.
La sua testimonianza è forte, autentica e parla più di molte parole: ciò che è accaduto a lui può davvero capitare a chiunque.
Invito tutti a guardare con attenzione questo video. È un messaggio importante da far vedere soprattutto ai più giovani ma non solo a loro.
Per far capire a tutti che il pericolo non è un gioco e che le conseguenze possono cambiare - anche stravolgere - una vita per sempre.
Per tutelare la sicurezza di tutti ho firmato un’ordinanza con specifici divieti sull’uso dei botti nel nostro territorio. Tuttavia, senza la collaborazione e il senso di responsabilità dei cittadini, diventa impossibile farla rispettare pienamente.
Un ringraziamento sincero va anche alla famiglia del nostro giovane concittadino che ha accompagnato e sostenuto il ragazzo in questa testimonianza di grande valore civico. Quello che è successo a lui può capitare a chiunque. A Capodanno divertiamoci e festeggiamo senza creare pericoli per noi stessi e per gli altri. Senza spaventare a morte i nostri amici animali che ogni anno pagano un prezzo altissimo», conclude Giulivi.

