Dopo Venaria, anche a Druento nasce il primo «parco diffuso».
Composto da sei installazioni differenti, «che potremmo descrivere come autentiche opere d'arte di urbanistica tattica, riportando nuova vitalità a cortili scolastici, piazze, parchi pubblici e viali alberati», sottolinea Palazzo Civico.
I bambini e le famiglie possono trovare delle aree ludiche di libera aggregazione con sei giochi: “Dino salterino” davanti alla scuola primaria Anna Frank, “Percorso doppio” al parco Morandi, “Percorso sportivo del Palio” lungo la via pedonale che costeggia il Naviglio e Rio Fellone, “Campana” accanto alla Chiesa San Rocco, “Tocca colore” in Piazza del Filatoio, “Salta o lancia” nella piazzetta di Strada Commenda.
Per utilizzare ed organizzare le attese e i turni è stata predisposta un'apposita segnaletica con le istruzioni accessibili tramite un QR code installato a terra.
Oltre alla presenza fisica delle attrazioni, è disponibile anche una componente digitale attraverso una rete turistica. Questa rete consente alle famiglie di scoprire il ricco patrimonio culturale locale e di vivere l'esperienza turistica della zona. Tutto ciò è reso possibile grazie all'applicazione tabUi, disponibile gratuitamente.
Il progetto è stato realizzato grazie all’iniziativa regionale "Giocare all'aria aperta", incentrato proprio sulla creazione di parchi giochi diffusi dedicati ai bambini e alle famiglie.
Il concetto alla base di questa iniziativa è stato ispirato dal gioco tradizionale di strada, evitando l'uso di strutture ingombranti e preferendo invece linee colorate che si integrano con l'ambiente urbano, creando nuovi spazi di gioco non invasivi.
“Il Parco Giochi Diffuso – commenta l’Assessore all’urbanistica Silvia Russo - si inserisce molto bene nella progettualità del nostro Comune che in questi anni ha visto un grande lavoro nella riqualificazione degli spazi e degli edifici pubblici, completando in un certo senso gli obiettivi e le progettazioni che ci siamo posti trasformando così in gioco l’eredità e le novità che si sono create sul territorio. Ne è un esempio il gioco della Campana fatto di fianco alla chiesa di San Rocco, una restituzione del campanile che la chiesa non ha mai avuto con i colori che contraddistinguono l’asse culturale del paese”
Il progetto nasce con il coinvolgimento anche della scuola: i bambini e le bambine della scuola primaria si sono cimentati, diventando veri architetti/designer, nella giornata di co-progettazione per ideare i giochi e nella giornata del Color Day per riproporli e testarli disegnandoli con gessetti colorati nei cortili della scuola.
Alessandra De Grandis, Assessore alle politiche familiari, si mostra soddisfatta del progetto affermando: "Questa progettazione è uno dei tasselli dell'ampio impegno dell'amministrazione verso i cittadini più giovani, al fine di garantire il loro diritto al gioco e alla partecipazione. Continueremo a collaborare con il territorio e le scuole per concretizzare l'attenzione e il rispetto dei diritti dell'infanzia, come sancito dalla convenzione dell'ONU".
La realizzazione del primo Parco Giochi Diffuso è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con il team di CircoWow, con cui è stato fatto un percorso di analisi del territorio e definizione dei giochi, guidato creativamente da Sara Pieretti, e dai fondatori della Wow srl, Filippo Chiadò Puli, esperto in processi ludici e creatività applicata al gioco, e Luca Vincent Pecora, esperto di marketing territoriale e volto televisivo di Rai YoYo. Esperti game designer hanno supportato le attività e sviluppato, in un secondo tempo, ciascun gioco seguendo le idee dei bambini, mentre gli artisti di Circowow si sono occupati della loro realizzazione.