In base all'ultima indagine dell'Osservatorio Look to the Future di Athora Italia, in collaborazione con Nomisma, almeno 2 italiani su 3 (il 62%) guarda con una certa apprensione alla pensione pubblica. Ci si chiede, sostanzialmente, se la pensione pubblica sarà sufficiente a mantenere l'attuale tenore di vita.
Alla luce di queste preoccupazioni, il 38% degli intervistati ha iniziato a cercare strade alternative alla pensione tradizionale, come una pensione complementare. Il 44% degli intervistati ha dichiarato che ha difficoltà a risparmiare, anche per questo motivo non ha ancora avviato un piano di previdenza integrativa. Tuttavia oggi esistono diversi fondi pensione, che consentono di costruire nel tempo un trattamento pensionistico complementare al sistema obbligatorio secondo le proprie necessità.
Tra coloro che hanno già aderito ad una forma di previdenza complementare, il 36% ha scelto un piano individuale pensionistico (PIP), soluzione gettonata più tra le donne (45%) che tra gli uomini (30%). Il PIP è una forma di previdenza complementare privata, realizzata tramite un contratto di assicurazione sulla vita a cui si aderisce su base individuale, per integrare la pensione pubblica. Permette di accumulare risparmi nel tempo, senza incidere eccessivamente sul budget personale, per ricevere una rendita o un capitale al momento del pensionamento. Comprende numerosi vantaggi come la deducibilità dei contributi fino a 5.164,57 euro all'anno, la possibilità di avere anticipazioni per specifici eventi e la protezione del capitale da pignoramenti e sequestri.
Tra chi sta invece semplicemente valutando l'adesione ad un piano pensione complementare, il 37% ha dichiarato che non ha ancora ben chiaro lo strumento da scegliere. Questa incertezza dipende da una cultura finanziaria non ancora molto sviluppata e quindi, per avere una panoramica più ampia su una tematica fondamentale che riguarda il proprio futuro, è necessario rivolgersi a consulenti che offrono supporto professionale.
Dall'analisi è emerso un altro dato significativo: i cittadini si affidano a consulenti assicurativi e player finanziari affermati sul mercato, come Onlinesim.it., che propongono varie tipologie di pensione integrativa che si adatta ad ogni necessità. Per il 55% degli italiani la consulenza finanziaria rappresenta un punto di riferimento imprescindibile.
Athora Italia, al termine di questa indagine, è giunta ad una conclusione: serve una maggiore educazione finanziaria e previdenziale, affinché famiglie e cittadini possano pianificare con anticipo il loro futuro economico. Questo significa che alla pensione integrativa dovrebbero pensare non solo le persone più in là con gli anni e prossimi alla pensione, ma anche i più giovani. Un fondo pensione infatti può essere uno strumento di investimento anche per i propri bambini.
In effetti qualcosa sta cambiando in tale ottica, dal momento che molti Millennials e addirittura rappresentanti della Gen Z stanno sottoscrivendo piani di pensione integrativa, o quanto meno stanno raccogliendo informazioni. Pensare con anticipo alla pensione non è affatto sbagliato, poiché si ha più tempo per accumulare un capitale per se stessi e garantirsi un futuro sereno e al riparo da qualsiasi imprevisto.

