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«Le Accademie sono un punto nevralgico di contributo alla vita del nostro Paese. E la costellazione delle Accademie - alcune cariche di storia, come questa - da' un contributo decisivo. Vorrei ribadire questo concetto: non sono luoghi che guardano al passato ma mantenendone il prezioso ricordo di insegnamento, guardano al futuro».

Questo il passaggio cardine dell'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione del 240esimo anno dell'Accademia di Agricoltura di Torino, tenutasi alla Reggia nel pomeriggio di oggi, venerdì 16 maggio 2025.

A fare gli onori di casa il presidente della Regione, Alberto Cirio; il presidente e la direttrice della Reggia, Michele Briamonte e Chiara Teolato; il Prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna; il sindaco della Reale, Fabio Giulivi; il sindaco metropolitano, Stefano Lorusso. Con loro il nuovo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Durante l'inaugurazione, particolarmente apprezzato l'intervento della Senatrice a Vita, Elena Cattaneo.

«A metà dell’Ottocento, un famoso dizionario definiva le Accademie come una raccolta di uomini di scienze, lettere e arti. Avevano - come viene descritto - una vocazione enciclopedica. Ma l’agricoltura era frequentemente, nelle Accademie, un punto di particolare attenzione. E questa Accademia, cui rivolgo gli auguri, celebra i suoi 240 anni, che è una lunga storia preziosa per la cultura del nostro Paese. Anche per questo sono lusingato eonorato della designazione a componente onorario dell’Accademia. Sottolineo‘onorario’ perché difficilmente potrei dare un contributo seriamente di ricerca, ma avverto il significato - che mi onora - di questa designazione. Ringrazio il Presidente Devecchi e il Comitato dell’Accademia.

Nella modernizzazione di tanti settori del nostro Paese - dell’agricoltura, di cui parliamo soprattutto – le Accademie hanno svolto un ruolo decisivo, di incremento costante, con un forte contributo costante.

La Senatrice Cattaneo ha ricordato che, a metà dell’800, vi fu questa attività per migliorare i prodotti, frutto delle spinte della scienza delle Accademie. La stessa riforma agraria del secondo dopoguerra si è avvalsa particolarmente, nei contributi di questa ricerca, delle Accademie.

Vorrei concludere questo brevissimo saluto per sottolineare, con determinazione, che le Accademie non sono quindi luoghi in cui si conservano reliquie preziose del passato. Conservano certamente, in maniera preziosa, encomiabile, la storia della cultura, dei suoi progressi, della sua crescita, base indispensabile per la ricerca di oggi. Ma sono anche luoghi vivi di ricerca, di studio, di applicazione, di suggerimento per il futuro della nostra, come delle altre società di questo mondo.

Questo fa delle Accademie un punto nevralgico di contributo alla vita del nostro Paese. E la costellazione delle Accademie - alcune cariche di storia, come questa - da' un contributo decisivo.

Vorrei ribadire questo concetto: non sono luoghi che guardano al passato ma mantenendone il prezioso ricordo di insegnamento, guardano al futuro.

E, per questo, è con fiducia che mi sento di poter affermare che certamente, di fronte alle sfide che abbiamo - vecchie e nuove - le Accademie faranno, in maniera preziosa, la loro parte, contribuendo al futuro del nostro Paese», ha ricordato Mattarella.

Durante la visita in Reggia, accompagnati da Briamonte e Teolato, il Capo dello Stato ha apprezzato il piano nobile della Reggia con le sue grandiose architetture sei e settecentesche.

Il Presidente Mattarella, in particolare, si è soffermato presso la Galleria Grande per ammirare l'opera di Filippo Juvarra, dove sono state scattate alcune foto emblematiche con i Corazzieri del Quirinale.

Dopo aver firmato il "libro d'onore" della Reggia, si è affacciato sui 60 ettari dei recuperati Giardini della Venaria Reale salutando i dipendenti della Reggia con una foto ricordo, per poi proseguire per la Cappella di Sant'Uberto dove si è tenuta la cerimonia finale per l'anniversario dell'Accademia.

«Siamo stati onorati e orgogliosi di aver potuto accogliere la visita del Capo dello Stato alla Reggia di Venaria - hanno dichiarato Michele Briamonte e Chiara Teolato, Presidente e Direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude - che ha rappresentato per noi e per tutte le persone della Reggia un significativo evento istituzionale e un momento di grande emozione e trasporto. Siamo grati e onorati per le parole che il Presidente Mattarella ha voluto riservare per l'opera di valorizzazione del nostro patrimonio culturale, parole che ci motivano a portare avanti il nostro progetto con ancora più entusiasmo e convinzione. La giornata è stata per noi ulteriormente impreziosita dalla presenza anche del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, con il quale condividiamo programmi e progetti e che ringraziamo per l'attenzione e il fondamentale supporto».

Foto e Video Reggia di Venaria Reale e Quirinale