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Forti polemiche, ieri sera, lunedì 5 maggio 2025, durante il consiglio comunale di Pianezza dove, fra i vari punti all'ordine del giorno, si è discusso del nuovo Statuto comunale.

Sia il centrodestra di Sara Zambaia sia il gruppo di Gianni Minò (Pianezza Protagonista) hanno fortemente attaccato il sindaco Antonio Castello per la decisione di non assegnare alla minoranza consiliare il ruolo del vicepresidente del consiglio comunale che andrà sempre alla maggioranza.

«Sarebbe stata una proposta di buonsenso: introdurre nello Statuto due vicepresidenti. Uno espressione della maggioranza e uno della minoranza, come già previsto in molti Comuni, tra cui Torino e Moncalieri. “Non chiediamo un favore – affermano Giovanni Minò e Silvia Maria Paola Barbieri, ma il riconoscimento di un principio di equilibrio democratico. Il Consiglio comunale non è un’appendice della Giunta, ma un organo autonomo che deve garantire pluralismo e confronto”.

Durante la seduta consiliare, il primo cittadino ha spiegato come «A Pianezza la maggioranza non sia matura per questo passo” e "all’interno della maggioranza ci siano già accordi per il vicepresidente” e che “non intende spaccare la maggioranza”. Ipotizzando, però, come "possa essere trovato un accordo quando verrà revisionato il regolamento del consiglio", precisando però che questo accordo "non è opportuno inserirlo nello Statuto”.

“Questo episodio – conclude Minò – si inserisce in una più ampia concentrazione del potere decisionale da parte della maggioranza. Basti pensare alla recente modifica del regolamento delle commissioni consultive, che attribuisce al Sindaco la nomina diretta dei presidenti, cancellando ogni spazio di autonomia".

Per Sara Zambaia e Stefano Truccero, "Pur non essendoci un obbligo normativo in tal senso, nella maggior parte dei comuni italiani che hanno istituito tale figura è prassi consolidata riconoscere questo incarico alle opposizioni. Una scelta che rappresenta un segnale di apertura democratica e di attenzione al pluralismo, valorizzando tutte le sensibilità presenti all’interno del Consiglio comunale. Tuttavia, l’attuale maggioranza non sia “matura” per una scelta simile, ritenendo che tale incarico servirà a “dare continuità all’azione amministrativa”. Il nostro auspicio è che a Pianezza si possa compiere questo passo di maturità democratica, riconoscendo alla minoranza uno spazio che non è privilegio, ma garanzia di equilibrio. I nostri gruppi, sia in Commissione sia in Consiglio, hanno lavorato affinché potesse essere votato un testo condiviso, ma pare evidente che l’incarico fosse già stato promesso. Questione di metodo".