Stop al blocco dei veicoli diesel Euro 5 in Piemonte e nelle Regioni del Nord. Lo hanno annunciato gli onorevoli della Lega Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto, pochi minuti dopo l'approvazione di un emendamento il decreto Infrastrutture a prima firma di Riccardo Molinari, approvato oggi nelle Commissioni Trasporti e Ambiente.
L'emendamento alla Legge di conversione del Decreto Infrastrutture sposta il blocco dei veicoli Euro 5 diesel dal primo ottobre 2025 al primo ottobre 2026 in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna.
Al contempo, la limitazione andrà applicata in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei comuni con oltre 100.000, anziché 30.000, abitanti. Le Regioni potranno inoltre evitare la nuova limitazione strutturale alla circolazione degli "Euro 5" nei piani di qualità dell'aria mediante l'adozione di misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall'ordinamento europeo.
«Un risultato fondamentale: il Piemonte e le Regioni del Nord vengono di fatto salvate dal blocco dei veicoli diesel Euro 5 che sarebbe scattato dal prossimo ottobre. Un provvedimento ideologico, figlio delle folli direttive europee sul clima, che avrebbe messo in ginocchio famiglie, lavoratori e imprese.
Con l’approvazione di questo emendamento – spiegano – abbiamo innalzato da 30 mila a 100 mila abitanti la soglia sotto la quale i Comuni possono essere soggetti a limitazioni della circolazione. Questo significa che in Piemonte e in particolare nella provincia di Torino, tranne in capoluogo, saranno esclusi per sempre dai blocchi tutti i Comuni, come Venaria, Beinasco, Settimo Torinese, Rivoli e molti altri, inizialmente penalizzati dalle soglie precedenti. Con il rinvio di un anno consentiamo poi alle Regioni di introdurre misure alternative, non ideologiche ma efficaci, in modo da non applicare mai più e del tutto il blocco.
È un grande successo della Lega, frutto del lavoro in Parlamento e dell’ascolto del territorio. Abbiamo evitato una misura profondamente iniqua che avrebbe colpito il ceto medio, ossia chi non ha la possibilità economica di cambiare auto da un giorno all’altro per inseguire una transizione green imposta e ancora piena di limiti. La Lega difende chi lavora, chi produce e chi ha bisogno dell’auto per vivere, non per ideologia ma per necessità», dichiarano Elena Maccanti, capogruppo della Lega in Commissione Trasporti della Camera e segretaria provinciale della Lega a Torino, e Alessandro Benvenuto, Questore a Montecitorio e membro della Commissione Ambiente.
«L’approvazione dell’emendamento in Commissione Ambiente alla Camera sui diesel Euro 5 va in una direzione che, come presidenti di Regione, condividiamo e sosteniamo da tempo. Ringraziamo pertanto il Governo e il Parlamento del prezioso lavoro che stanno portando avanti - commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. È una buona notizia che punta a tutelare l’ambiente - garantendo analoghi effetti sulla qualità dell’aria - senza bloccare le auto e senza penalizzare famiglie e imprese».
«È un emendamento serio - sottolinea l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati - come serio e responsabile è da sempre l’approccio della Regione su questo tema. Perché, se da un lato sposta la data del blocco Euro 5 al 2026 nello stesso tempo ci dà la possibilità di evitarlo anche successivamente, compensando con misure alternative. Come Regioni, infatti, siamo in grado di applicare, e in Piemonte lo abbiamo già previsto nella revisione del piano di qualità dell’aria, misure capaci di compensare il blocco delle auto e raggiungere gli stessi obiettivi di qualità dell’aria e di diminuzione dell’inquinamento senza impattare sul diritto alla mobilità di milioni di cittadini nelle Regioni del Bacino padano. L’emendamento infatti consente di non applicare il blocco nei comuni sotto i 100 mila abitanti, ma grazie allo strumento delle misure compensative permetterà di non fermare i diesel euro 5 neanche in città più grandi come Torino e Novara».
Per Sergio Bartoli (Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato Liberale), presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Piemonte, «La decisione del Governo di rinviare al 1° ottobre 2026 lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 nei Comuni con oltre 100.000 abitanti è una decisione di responsabilità. Una scelta che ci offre il tempo necessario per costruire un’alternativa efficace, che tuteli la salute senza generare nuovi disagi sociali e, soprattutto, senza penalizzare famiglie e lavoratori.
Nel nostro territorio la qualità dell’aria resta una priorità assoluta. Desidero, però, rassicurare cittadini e imprese: ritengo che l’obiettivo non possa essere vietare, ma equiparare. Questo significa raggiungere gli stessi standard di qualità dell’aria attraverso strumenti diversi e più sostenibili, come incentivi per il rinnovo del parco veicolare, potenziamento della mobilità elettrica, interventi sull’efficienza energetica e l’edilizia urbana”.
La V Commissione si impegnerà per avviare un confronto con i Comuni interessati, le autorità sanitarie e gli operatori del settore, con l’obiettivo di individuare una strategia regionale condivisa e misurabile. Il tempo che ci separa dal 2026 non deve essere sprecato, ma investito in soluzioni concrete che mettano al centro il benessere dei cittadini e la competitività del nostro territorio. Il Piemonte ha tutte le capacità per diventare un modello di transizione ambientale intelligente: senza imposizioni, ma con partecipazione, realismo e coraggio istituzionale”, conclude Bartoli.