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Moltissimi Amministratori comunali stamani, in tutt'Italia, si sono uniti agli studenti che sono scesi in piazza per chiedere alla politica di garantire loro un futuro e adottare gli adeguati provvedimenti contro i cambiamenti climatici. Manifestazioni che hanno toccato tanti Comuni montani, anche piccli e montani. Il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone ha partecipato alla mobilitazione dei ragazzi in piazza a Fiano Torinese, Comune dell'Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone. Duecenti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado in piazza XXV Aprile. #ClimateStrike #FridaysforFuture gli hashtag della giornata.
 
"Quanti di noi sono scesi in piazza con gli studenti - riflette Marco Bussone - hanno voluto ascoltare le richieste di impegno delle nuove generazioni fatte agli adulti e a chi ha responsabiltà istituzionali. Un bel protagonismo, che anche il Presidente Mattarella ha evidenziato più volte negli ultimi giorni". Il Presidente Uncem richiama le parole del Colle, che ha citato in diversi interventi Greta Thunberg, la sedicenne svedese diventata ormai simbolo della riscossa ambientalista che appassiona i più giovani: "Siamo sull'orlo di una crisi climatica globale", sono le parole di Mattarella, "per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello planetario". Perché il tempo è scaduto, e "limitarsi a evocare la straordinarietà di fatti che si affacciano prepotentemente, per giustificare noncuranza verso una visione e progetti di più lungo periodo, è un incauto esercizio da sprovveduti. Il rapporto con la natura è fatto di rispetto degli equilibri dell’ecosistema".
 
"Le aree montane italiane ed europee - sottolinea il Presidente Uncem - prima di altri territori anticipano crisi ambientali, cambiamenti climatici, anche con gravi emergenze. Stamani da Fiano bastava girarsi verso le aree montane di Givoletto, Val della Torre e Varisella per vedere i drammatici incendi boschivi causati dalla mano dell'uomo, alimentati da siccità e forti venti. E poi alluvioni, nubifragi, frane, distruzioni di intere foreste come abbiamo visto con Vaia. Eventi che dobbiamo prevenire invertendo meccanismi globali, ad esempio con una seria azione sulle energie rinnovabili, riducendo il consumo di suolo e di combustibili fossili. Ma come ci hanno ricordato gli studenti in piazza, ciascuno deve fare la sua parte con piccoli gesti. Anche nei piccoli Comuni, delle aree montane, la mobilitazione dice quanto i bambini e i ragazzi vogliono essere protagonisti. Sindaci e Amministratori li ascolteranno, anche con altre iniziative a breve. Li ascoltino i Capi di Stato e di Governo, secondo quei lungimiranti moniti del Presidente della Repubblica Mattarella che ringrazio".