Si è sollevato un duro scontro tra opposizione e maggioranza, nel consiglio comunale di lunedì 8 febbraio 2021, sul tema dell’entrata di Venaria nell’Anagrafe Antifascista.

La mozione è stata presentata dai consiglieri comunali di minoranza Alessandro Brescia (Uniti per Cambiare) Rossana Schillaci (Pd), Roberto Barcellona (M5s) insieme ai consiglieri Mariachiara Catania (Uniti per Cambiare), Stefano Mistroni (Pd) e Raffaele Trudu (Pd).

"La Costituzione è fondata sull’antifascismo. Poi, c'è stata la legge Scelba, poi la legge Mancino. Condividiamo appieno i principi della Carta di Stazzema. Ma ci sono soltanto 38 Comuni che sono iscritti all'Anagrafe virtuale Antifascista su 7900 comuni. Tra questi anche doppioni. Preferiamo gli atti concreti per rimarcare il fatto che Venaria sia antifascista rispetto ad una anagrafe virtuale”.

Durante il consiglio, non sono mancate alcune uscite poco piacevoli da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno definito questa Anagrafe “inesistente alla pari di Paperopoli” o che si stesse “parlando di cose di cento anni fa”.

"Le scuse di Giulivi per non aderire sono vergognose. Il fascismo è ancora un problema estremamente attuale e le frasi dei membri della maggioranza lo dimostrano. Non è accettabile e non è tollerabile che certe affermazioni passino sotto silenzio, non a pochi giorni dalla Giornata della Memoria e non in questo periodo storico, in cui l'estremismo fascista si ripresenta con sempre maggior frequenza”, afferma la capogruppo del Pd, Rossana Schillaci.

Duro anche Alessandro Brescia (Uniti per Cambiare): “Le motivazioni addotte dal sindaco tra l’incredibile e l’imbarazzante. Evidentemente "ostacoli insormontabili" di fronte all’opportunità di ribadire il proprio antifascismo, non solo a parole ma con atti pubblici che per un politico contano più delle parole. Roberto Barcellona, si limita a dire come si siano “sentite troppe affermazioni assurde, incredibili. Siamo senza speranza”.

Il comunicato dell’Anpi

L’Anpi di Venaria ha criticato quanto successo in consiglio comunale: “Con profonda amarezza abbiamo appreso come l’Amministrazione Comunale abbia deciso di non aderire all’Anagrafe Antifascista, indetta dal Comune di Sant’Anna di Stazzema. Ci lasciano perplessi le motivazioni comunicate. Questa rinuncia è un grande segno di mancanza di memoria ed è irrispettoso per ciò che Venaria rappresenta con la sua Medaglia di Bronzo al Valor Civile. Un’Amministrazione che non ha la capacità di approfondire il proprio percorso di memoria, venendo meno alla sua Storia antifascista, ci lascia sconcertati e preoccupati”.

Il punto di vista del sindaco di Sant’Anna di Stazzema

Il sindaco di Stazzema ha inviato il seguente comunicato: “Fa riflettere la posizione di Venaria Reale riguardo la volontà di non aderire all’Anagrafe Antifascista. Ogni Amministrazione e Consiglio Comunale sono sovrane, nell’esercizio delle proprie funzioni, ma allo stesso tempo si assumono le responsabilità del messaggio, politico, che trasmettono”, precisa Verona che ricorda come sostenere “che l’Anagrafe Antifascista sia come Paperopoli” ci consegnano un linguaggio volgare ed irrispettoso del quale ormai ci sono ampie e continue riprove, ma al quale non ci abitueremo mai. Non saremo mai passivi ed inermi di fronte a queste scellerate affermazioni, sdoganate da politici nazionali, che contrasteremo sempre. Non sono sorpreso da questo atteggiamento: il negazionismo è un problema e i negazionisti nelle istituzioni sono un problema più grande. D’altronde il leader della Lega, Salvini, paragonò con disprezzo l’Anagrafe Antifascista a quella canina. Nel 2021 ci sono ancora problemi a dichiararsi apertamente e convintamente antifascisti? L’antifascismo è un valore positivo: chi è antifascista è per i diritti, per la libertà, per la Costituzione. Proprio dalla spinta dell’Anagrafe abbiamo avviato l’iter per la Legge Antifascista: è una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista. Chiunque può firmare: servono 50mila firme da raccogliere entro il 31 marzo 2021. Intendiamo introdurre nell’ordinamento norme con pene certe per chi diffonde messaggi di stampo fascista e nazista, anche sui social, e per chi vende gadget inneggianti al fascismo”.

“Fabio Giulivi e la sua giunta vengano a Sant’Anna di Stazzema, quando sarà possibile, per toccare con mano i crimini contro l’umanità compiuti dai nazisti e dai fascisti. Prima, però, invierò al sindaco un libro con i volti e le testimonianze dei superstiti della strage di Sant’Anna di Stazzema perché conosca di quali crimini contro l’umanità si sono resi responsabili i fascisti. Caro Sindaco, se hai giurato sulla Costituzione leggi il libro e poi vieni in pellegrinaggio a Sant’Anna di Stazzema”.

Giulivi chiama il sindaco di Stazzema

“Questa mattina ho chiamato il Sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Maurizio Verona e ho capito come il livello politico di una parte della nostra opposizione comunale sia francamente imbarazzante. 

L'ho invitato a rivedere la seduta del Consiglio comunale di lunedì scorso, nella quale si è trattato il punto dell'Anagrafe Virtuale Antifascista, una piattaforma on line presente da quasi 2 anni alla quale hanno aderito appena 30 comuni (la metà toscani) sugli 8000 italiani. Gli ho ribadito che in quel Consiglio abbiamo condiviso i valori della Carta di Stazzema, leggendone i passaggi, tranne appunto l'inserimento in questa piattaforma che non ci pare abbia alcuna valenza istituzionale. Abbiamo ribadito l'importanza della Carta costituzionale nella quale tutti ci riconosciamo senza sé e senza ma.

Questa è l'Amministrazione che non compie i gesti virtuali ma reali. Questa è l'Amministrazione che porta sul territorio simboli della memoria tangibili. Abbiamo approvato la posa delle pietre d'inciampo, abbiamo piantato l'ulivo della Memoria in una scuola con una targa a ricordo dell'evento. Abbiamo appena ricostituito il Comitato della Memoria.

Questa Amministrazione celebra al meglio tutte le ricorrenze istituzionali della nostra Nazione perché i morti non hanno colore politico. Abbiamo celebrato la giornata della Memoria con una manifestazione commovente, la giornata del Ricordo per i martiri delle Foibe (nemmeno un consigliere d'opposizione presente...) e celebrermo il 25 aprile al meglio. Come ho detto l'altro giorno non si va avanti senza ricordare ma non si va avanti nemmeno guardando solo al passato. Chiediamo quindi a tutti di guardare al futuro e non solo al passato, evitando soprattutto di strumentalizzare questo passato, e i suoi morti, ai fini della lotta politica. Auspico una memoria condivisa e chiedo che su questi temi il confronto non sia fazioso o strumentalizzato politicamente.

A proposito, nel corso di questa bella telefonata, ho invitato il sindaco di Stazzema a celebrare il prossimo 25 aprile insieme a me e ha aderito con entusiasmo alla proposta chiedendomi di scriverlo a chiare lettere. 

Ora, a seconda del livello della pandemia, capiremo come poter organizzare l'iniziativa, ma la volontà di un percorso comune è stata espressa da entrambi i sindaci.

Io spero sempre che anche quella parte d'opposizione così a corto di argomenti possa trovare anche altri modi per contribuire al dibattito cittadino in maniera più seria e costruttiva.

E ora torniamo a concentrarci sui tanti problemi della nostra amata Venaria”.

Silvia Iannuzzi