Gigabyte su gigabyte di video e foto pornografiche anche con minori. Il tutto scaricato da alcuni computer del Comune di Venaria Reale. Tre dipendenti sono finiti nei guai per pedopornografia: due di questi erano i dipendenti che avevano in uso i computer. Un dipendente dell'ufficio ragioneria ed economato, uno dell'ufficio urbanistica e un terzo, che deve rispondere solo del reato di truffa aggravata, dipendente dell'ufficio del personale. Un impiegato è stato arrestato per peculato, truffa e pedopornografia. Gli altri due denunciati a piede libero.
L'indagine è nata a maggio dell'anno scorso, quando il comandante della polizia locale, Luca Vivalda, era anche dirigente dell'ufficio ragioneria. In quei giorni si era implementata la centrale operativa con ausilio di tablet in uso agli agenti per produrre meno carta tra gli uffici. Ed è utilizzando i nuovi sistemi che il comandante dei civich si accorge di alcune anomalie alla rete internet, spesso lenta e in sovraccarico. Un fatto che si verificava tutti i giorni, fino alle 17.30-18, da lunedì a venerdì, per poi tornare normale. Vengono effettuati diversi interventi da parte dei tecnici che confermano la lentezza anomala della rete.
Il download di contenuti proibiti, infatti, assorbivano 60-70 megabyte sui 100 a disposizione in via Goito, sede distaccata del Comune. Dai controlli è emerso che i download massivi arrivavano dal pc di un solo dipendente, spesso localizzato nella navigazione di siti con relativo scarico di foto e video pornografici anche con minori di anni 18. Gli agenti hanno quindi fatto partire una serie di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche. E' allora che i civich scoprono che il dipendente della ragioneria non era solo. C’era qualcuno, all’ufficio urbanistica, che faceva lo stesso e di più, perché quest’ultimo aveva impostato un numero massimo di scaricamenti e anche programmi speciali per il download massivo anti tracciamento. Un dipendente, tra l'altro, molto esperto in informatica.
Gli accorgimenti della polizia municipale, però, lo hanno comunque stanato. In tempo reale i civich tenevano sotto controllo i computer, notificando 24 ore su 24 l'attività dei dipendenti sospetti. Dipendenti che, a fine giornata, spostavano tutti i video scaricati nei propri pc, archiviati su dispositivi criptati per evitare controlli. Non è bastato, ovviamente, per bloccare l'indagine. Secondo i numeri snocciolati dal comandante Vivalda, dal 26 settembre al 5 febbraio, nei computer del Comune di Venaria sono stati scaricati quasi 38 mila file pornografici. Di questi 2127 con minori.
Gli accertamenti della polizia locale sono al momento in corso anche sui conti correnti dei due dipendenti: ci sono cifre "sospette" che potrebbero nascondere la vendita illecita dei film pornografici scaricati utilizando la rete internet del Comune.