Il Piemonte è passato a zona arancione da domenica 29 novembre. Il governatore Alberto Cirio ha però deciso di proseguire con la Didattica a distanza per la seconda e terza media. In tutte le scuole, quindi, si continuerà con le misure vigenti in “zona rossa”: elementari a scuola alla pari della prima media, seconda e terza media a casa, in didattica a distanza.

A Venaria non è stato ben accetto questo provvedimento, con il Pd che ha deciso di scrivere una lettera al sindaco Fabio Giulivi - a firma dei consiglieri dem Raffaele Trudu, Stefano Mistroni, Valeria Strazzeri e Giuseppe De Candia - affinché possa intercedere con il governatore della Regione, Alberto Cirio, con l’obiettivo di fargli cambiare idea e far tornare in classe gli studenti di seconda e terza media. 

“Siamo consapevoli delle difficoltà e dei rischi dello scenario di riferimento, ma non possiamo prorogare una situazione che, non dobbiamo nasconderlo, sta impattando sui nostri ragazzi e rischia di comprometterne il processo formativo. Scriviamo sollecitati da numerosi concittadini, e a nome del Partito Democratico di Venaria, che da tempo attendevano l’uscita della Regione Piemonte dalla zona rossa e ora faticano a comprendere questo provvedimento sul piano scientifico, politico e amministrativo. Diventa infatti difficile accettare che si riaprano i negozi e i ragazzi non vadano a scuola. Bisogna riflettere su due alcuni aspetti: l’impatto sui trasporti pubblici sarebbe modesto, in considerazione della vicinanza delle scuole medie alla residenza, almeno per la stragrande maggioranza dei cittadini. L’implementazione di adeguate procedure gestionali e di distanziamento permetterebbe comunque di contenere i rischi. Nelle altre regioni italiane in zona arancione ci sarà la ripresa della didattica in presenza. Per i ragazzi della terza media è il momento dell’orientamento, della scelta della scuola superiore; sono già penalizzati dal dover partecipare agli open day online e non dal vivo, sarebbe opportuno non esasperare ulteriormente la situazione concedendo loro il confronto diretto con insegnanti e orientatori”, sottolineano i consiglieri.

Silvia Iannuzzi