Tra i ventuno cento dello “Juvarra”, quattro appartengono alla classe 5T: Francesco Vigneri, Marco Giunta, Denise Teodoro e Federico Amorosi.
"Ho esposto un progetto a cui ho partecipato a scuola, ovvero il progetto "Contaci". Si trattava di fare ripetizioni di matematica a ragazzi di prima superiore del nostro liceo. Su Cittadinanza e Costituzione mi è stato chiesto di esporre la differenza tra la nostra Costituzione e lo Statuto Albertino. Cosa farò dopo? Vorrei riuscire a laurearmi in matematica, preludio al mio grande sogno: diventare insegnante." Racconta Francesco Vigneri, che vive a Grosso Canavese.
Denise Teodoro, anche lei di Grosso Canavese, ha invece esposto il suo stage di matematica a Bardonecchia “mettendo in risalto le competenze acquisite: collaborazione e lavoro di squadra. Era un percorso per me importante, in quanto ho partecipato per tutti gli anni del liceo. Il mio sogno più grande? È quello di trovare il mio posto nel mondo. Devo ammettere che finita la maturità mi sono sentita un po' in bilico riguardo al futuro e a chi volessi diventare. Ho riflettuto molto su di me e vorrei iniziare in percorso di studio, ma soprattutto di vita. Un percorso che mi permetta di aiutare le persone. Vorrei provare i test di ingresso per fisioterapia o biotecnologie, per entrare nell'ambito della ricerca. Ma vorrei anche imparare molto bene l’inglese”.
La preparazione però è stata per tutti con la didattica a distanza: “E' stata faticosa. Studiare o essere interrogati di fronte ad uno schermo per diversi mesi è stato strano, atipico. E l'impossibilità di poter affrontare assieme ai miei compagni questo periodo così delicato è stato lo scoglio più arduo. Peccato che le indicazioni del Miur siano arrivate a maggio inoltrato e sono state molto vaghe. Cosa ho esposto? La mia partecipazione al progetto Murales, organizzato dal mio liceo, proposta e promossa dal professor Dapino. Sogni nel cassetto? Spero solamente di studiare e di lavorare in accordo con le mie passioni. Mi dedico alla musica, alla lettura, al cinema, al tennis”, racconta Marco Giunta, di Torino.
Il torinese Federico Amorosi, infine, non ha praticamente smesso di studiare, visto che si sta preparando per il test d’ingresso, lavorando allo stesso tempo come educatore: “Voglio superare il test di medicina, perché il mio sogno è lavorare in ambito chirurgico. La maturità? Non è stata particolarmente difficile ma, a causa dei cambiamenti derivanti dalla pandemia, il nuovo tipo di esame ha sicuramente avvantaggiato coloro che riescono a dare il meglio nell’esposizione orale, come me. Ho portato un progetto di architettura svolto in terza con il mio professore di arte, mentre per quanto riguarda Cittadinanza e Costituzione, la situazione è stata particolare: durante la mia esposizione di Storia, la professoressa mi ha posto varie domande riguardanti l’emancipazione delle donne, le loro conquiste sociali a seguito della prima guerra mondiale e i movimenti operai”.
Silvia Iannuzzi