All’ombra della Reggia si dovranno ancora attendere quindici giorni prima di sapere chi sarà il nuovo sindaco dopo un anno di commissariamento.

A contendersi lo scranno di primo cittadino saranno da una parte Fabio Giulivi, 38 anni, dipendente dell'Ordine degli Architetti, candidato della coalizione composta da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, la civica Venaria Riparte e l’Udc.

Dall’altra Rossana Schillaci, 36 anni, dipendente di una nota azienda della grande distribuzione specializzata in bricolage e fai-da-te, sostenuta Pd, Moderati, Psi/Italia Viva, Demos-Verdi, Venaria Coraggiosa e Venaria Punto e a Capo.

Con 33 sezioni scrutinate su 33, Giulivi è avanti con il 41.81% figlio di 7.330 voti. 

"E' un risultato importante. Essere in vantaggio, con questo distacco, fa ben sperare per il ballottaggio. Ma non dobbiamo pensare di avere già la vittoria in tasca. Apparentamenti? Nessuno. Saremo la stessa coalizione del primo turno, perché non ci piacciono gli inciuci. Venaria dovrà votare il nostro programma, le nostre idee. Ed è per questo che da domani mattina saremo nuovamente in giro, casa per casa, piazza per piazza, mercato per mercato, per fare ulteriormente capire la bontà del nostro progetto amministrativo", commenta Giulivi.

Schillaci, invece, è al 32.37% e 5.674 voti: "Siamo riusciti a bloccare l'avanzata della destra e questa era il primo obiettivo che si doveva raggiungere a tutti i costi. Ora ci aspetta una nuova sfida. Saranno quindici giorni intensi, una mini campagna elettorale dove i cittadini dovranno scegliere il programma migliore. Accordi? E' prematuro parlarne. Di sicuro si dovrà parlare di programma e non di altro”.

Più indietro Alessandro Brescia (Uniti per Cambiare, Per Venaria Insieme, Sinistra Civica) che ha comunque ottenuto un discreto 18.80% con 3.295 voti. 

“Non solo deluso, anche se pensavamo di poter fare qualcosa in più, specie visto il ritorno di interesse verso il nostro progetto. Ma è lo stesso un buon risultato, perché la gente ci ha capito e sostenuto. I partiti hanno tenuto e questo evidentemente ci ha penalizzato. E le campagne vecchio stampo hanno premiato altri rispetto a noi. I miei hanno buttato il cuore oltre all’ostacolo. Ballottaggio? Ci riuniremo per capire cosa fare. Da cittadino sono preoccupato di dare la città in mano alla Lega…”.

Ancora più indietro, infine, Roberto Barcellona, candidato per quel Movimento 5 Stelle che solo cinque anni prima aveva vinto il ballottaggio proprio contro il Pd, facendo diventare Roberto Falcone il primo sindaco pentastellato del Piemonte. Per lui il 7.03%, pari a 1.232 voti.

“Era quello che ci aspettavamo. Speravamo di arrivare almeno al 10%, ma non siamo delusi considerando i voti che ciascun partito ha preso. Il Movimento 5 Stelle riparte da qui e porterà avanti le proprie proposte in Consiglio Comunale con lo stesso entusiasmo di sempre. Ballottaggio? Non faremo apparentamenti né daremo indicazioni di voto”.

Il turno di ballottaggio sarà in programma tra quindici giorni, esattamente domenica 4 e lunedì 5 ottobre. In questo caso tutto sarà molto più semplice: nell’arco di un’ora al massimo, nel pomeriggio di quel lunedì il candidato che avrà ottenuto anche solamente un voto in più dell’avversario sarà il nuovo sindaco. Sperando possa governare per cinque anni consecutivi. Senza un nuovo commissariamento: sarebbe il quarto consecutivo.  

Silvia Iannuzzi