Sono 69 i nuovi cuochi che si sono diplomati al termine del “Corso Superiore di Cucina” di Parma, giunto alla 40esima edizione.

Tra questi anche un venariese: Edoardo La Ferrara, di 24 anni.

Un ragazzo che non ha fatto l'alberghiero ma ha sempre avuto nel sangue la passione per la cucina. 

“In Alma nella parte di cucina ci sono due corsi - spiega Edoardo - Il corso base dura 2 mesi ed il corso superiore di cucina italiana che dura un anno, suddiviso in quasi 6 mesi di lezione a scuola e altrettanti di stage in un ristorante a nostra scelta. Il tutto con successivo ritorno a scuola per gli esami finali e la discussione della tesi, che ognuno di noi ha scritto durante lo stage stesso. Ho dovuto fare tutti e due i corsi perché non avendo fatto l'alberghiero alle superiori ho dovuto fare il corso base che è propedeutico per poter accedere al corso superiore”.

E dire che lui aveva studiato per diventare geometra e, addirittura, aveva iniziato l’Università con indirizzo Economia e Commercio “ma poi ho capito che non stavo seguendo la mia passione, che era ed è la cucina. Lo è da sempre, inutile nasconderlo. Ma se oggi sono qui lo devo a mia mamma, mia nonna e a tutta la mia famiglia, perché abbiamo sempre avuto rispetto per il cibo e un interesse particolare nel cucinare. Basti pensare che mio nonno, che purtroppo non ho conosciuto, è stato cuoco anche lui”.

Il riconoscimento ottenuto di recente è il coronamento di un percorso, dove non sono mancati i sacrifici: “Ho voluto fare la gavetta, lavando i piatti in un locale a Torino, riuscendo a racimolare i soldi per pagarmi la scuola. Nel frattempo ho anche fatto un corso amatoriale di cucina presso la Scuola di cucina di via Bogino, dell'Associazione Cuochi di Torino. Dopo un paio di lavoretti come aiuto cuoco ho finalmente iniziato l’Alma”.

Edoardo ha svolto lo stage a Forte dei Marmi, nel ristorante “Lux Lucis” e lo chef Valentino Cassanelli “che mi ha insegnato veramente tanto”, spiega prima di ricordare come il suo sogno ora sia “quello di imparare tutto quello che posso sul cibo e sulla cucina. E poi si vedrà”.