Tra i ventiquattro alunni della sezione“R” delle scienze applicate, del Liceo scientifico “Filippo Juvarra” di Venaria, si sono diplomati con il cento Alessandro Goia di Venaria Reale, Gianluca Marcato di Torino e con il “cento e Lode” Simone Osta di Ceretta San Maurizio. Invece della sezione “S”, su 22 studenti, soltanto Edoardo Partiplo è uscito con la lode.
“Concluso questo percorso di fatiche, che ci apre le porte al mondo degli adulti, inizierò i miei studi in ingegneria ambientale al Politecnico di Torino. Questa maturità è stata liberatoria. Arrivare al quinto anno con le lezioni in presenza ha aiutato a riprendere i ritmi e ad avere più concentrazione, rispetto all’anno precedente che seppure avevo ottenuto buoni risultati, era stato molto faticoso a causa della Dad. Fossimo dovuti rimanere a casa anche quest'anno sarebbe stato ancora più difficile prepararsi per la maturità. Una maturità che ho trovato non particolarmente difficile. Piuttosto, personalmente, è stato difficoltoso gestire la paura di sbagliare, in sede del colloquio orale. Però tutte le prove, sono andate molto bene, anche se tra le due prove scritte, la prima è stata per me la più complicata, avendo un maggiore interesse per le materie scientifiche. Tra i temi ho scelto quello sulla musica perché ho un forte legame con essa fin da piccolo. Ho però temuto molto di più la prova orale rispetto alle prove scritte.”, commenta Alessandro.
Altro “centista” che ha scelto il Politecnico di Torino, in prosecuzione degli sudi è Gianluca Marcato di Torino: “Sono affascinato dalle stelle e l’universo, per questo vorrò continuare a studiare presso il corso di ingegneria aereospaziale del Politecnico. Inerente a questa mia passione, durante l’orale, ho voluto parlare del mio percorso alternanza, scuola-lavoro alternanza scuola-lavoro) che faceva riferimento ad un Campus di astrofisica e cosmologia. Per quanto mi riguarda, ho trovato gli esami di maturità più semplici di quanto mi aspettassi, nulla di troppo difficile. Per la prova di italiano, ho scelto la traccia B3 che faceva riferimento ad un discorso rivolto alla Camera dei Deputati di Giorgio Parisi (Nobel per la Fisica) il quale parlava degli effetti del cambiamento climatico. Ho scelto questa traccia perché ritenevo di essere più preparato su temi di argomento scientifico. Anche la prova di matematica era abbastanza facile anche se, io stesso, alcuni errori li ho fatti ma nulla di troppo grave.”
Meritevole ed encomiabile è anche l’esempio di Simone Osta di Ceretta Canavese, diplomatosi con la lode: “Sogno di fare il medico da quando frequentavo le elementari e l'aver concluso le scuole superiori è stato un grande passo verso questo obiettivo che pian piano si avvicina sempre di più. Ho pensato che, nonostante la Didattica a Distanza abbia reso più difficoltose alcune cose, chi ha davvero voluto impegnarsi per raggiungere un obiettivo ha potuto comunque concludere con successo il ciclo di studi. Personalmente, con grandi sacrifici, sono riuscito a raggiungere questo grande obiettivo nonostante la mia vita sia stata segnata da una grande perdita familiare alla fine della classe quarta [ho perso mia mamma], ed è a lei dedico il mio esito insieme alla mia famiglia. Uscito dall'aula, ho davvero provato la sensazione di gioia e sollievo per aver finalmente tagliato un traguardo importante, che ha coronato tutto l'impegno messo in pratica durante i cinque anni.”
Per lo studente della “S”, Edoardo Partipilo che ha raggiunto il traguardo con la Lode: “L'esame è stato impegnativo sotto molti punti di vista, però la presenza dei professori interni ci ha rassicurati. Ho voluto scrivere sul tema legato alla cittadinanza digitale perché abbiamo lavorato in classe sull'argomento e sapevo di poter approfondire. La seconda prova è andata certamente molto bene. Non è stata semplice, ma la commissione interna ha preparato una prova coerente con il programma, perciò nessuna sorpresa. All’orale mi è stata proposta come documento l'immagine di un tramezzino. Devo ammettere che non me lo aspettavo, ma è sorprendente quanti argomenti si possano collegare.
Se devo dare un consiglio ai futuri maturandi sarebbe quello di curare durante l'anno i riassunti di ogni materia. Questo richiede tempo, tuttavia al momento della revisione del programma sarà di grande aiuto aver centrato i concetti chiave. Adesso proseguirò sicuramente gli studi. Sono ancora indeciso, ma ho lasciato molte porte aperte per fare una scelta ragionata. Al momento sono indirizzato verso ingegneria al Politecnico. Poi si vedrà in futuro, non voglio ancora porre dei limiti. Oltre allo studio ho sempre dedicato molto tempo allo sport, ormai faccio ciclismo da parecchi anni. Mi piacerebbe in futuro riuscire a fare della mia passione l'ambiente lavorativo in cui affermarmi”
A rappresentare le eccellenze della 5^L, del liceo linguistico invece sono le giovani Giulia Andrea Murgia, Alessia Santina Militello e Diletta Giaquinta.
Alessia di Venaria Reale vorrà proseguire i suoi studi nell’ambito della letteratura e nel giornalismo: “l’amore per la scrittura e la letteratura è nato da quando sono bambina. Nella scuola primaria avevo frequentato un corso di poesia si trattava di usufruire al massimo la propria creatività per realizzare dei veri e propri haiku, ovvero dei componimenti poetici giapponesi, molto brevi, originari del XVII secolo. Finita la maturità il percorso che voglio intraprendere è quello del giornalismo oppure come seconda possibilità l’insegnamento. In questo momento sto ancora decidendo quale corso scegliere: Informazione, editoria e giornalismo oppure Culture e letterature del mondo moderno. Spero di fare la scelta giusta e capire con esattezza i miei interessi e le mie aspirazioni. Finita la Maturità sembra che la parte più difficile sia passata, mentre credo che dover scegliere il proprio futuro sia ben più complicato. Noi giovani oggigiorno siamo condizionati dall’esterno dagli sbocchi lavorativi, ma proprio per questo motivo cerco di non impormi un unico obiettivo, anzi cerco di avere una visione più ampia e adottare l’idea di dover sempre accogliere qualunque opportunità mi venga offerta.”
Infine per Diletta Giaquinta di Torino:” la maturità è andata alla grande. Ho concluso i cinque anni, in cui gli ultimi due sono stati attraversati dalla pandemia. E proprio durante la pandemia ho avuto la possibilità di fare un viaggio studio in Canada, dove ho potuto interfacciarmi e conoscere nuove culture, stili di vita e persone da ogni parte del mondo. Qui, ho scoperto di essere interessata alle dinamiche relazioni e ai legami internazionali. Come università infatti mi piacerebbe frequentare la facoltà di relazioni internazionali per poi un giorno lavorare in Ambasciata”.
Silvia Iannuzzi