Parte la fase 3 e arrivano le tassa da pagare, come la Tosap, la Tassa per l’occupazione del suolo pubblico. E partono, puntuali, le polemiche da parte della politica e delle associazioni di categoria.
Quelli più colpiti in assoluto sono i commercianti ambulanti, che si sono visti recapitare la cartella con il medesimo importo dell’anno scorso.
“Ma hanno lavorato tre mesi in meno. Alcuni, quelli alimentaristi, hanno avuto la possibilità di poter allestire il banco in piazza De Gasperi prima due e poi tre volte la settimana, dopo settimane in cui sono stati anche loro a casa, impossibilitati a vendere. Eppure dovranno pagare come se avessero potuto allestire il banco ogni singolo giorno, dal lunedì al sabato. E nonostante abbiano lavorato con consegne a domicilio, nella primissima fase. Anche perché nella cartella, i conteggi tengono conto anche delle aree mercatali dove in realtà non è mai stato fatto il mercato durante i primi mesi di pandemia”, denuncia Alberto Alberetto, presidente di Confesercenti Venaria.
Capitolo ancora più complicato per i non alimentaristi: stesso importo ma zero lavoro per oltre due mesi, perché loro non hanno potuto fruire delle aperture dettate dagli acquisti di necessità, previsti nei Dpcm iniziali.
Per quanto concerne la classe dei locali di somministrazione, il decreto rilancio ha previsto la sospensione del pagamento da maggio a ottobre 2020.
“Avevamo chiesto di non considerare nemmeno i mesi di marzo ed aprile in quanto i locali sono rimasti chiusi per legge. Invece nulla, l'importo prevede di dover pagare per 6 mesi pur non avendo lavorato a causa di una previsione di legge. Come non essere delusi? Il regolamento comunale prevede per le occupazioni permanenti, ed il mercato lo è, il pagamento annuale. Non c'è alcun comma che preveda la riduzione in caso di mancato utilizzo ma la scelta avrebbe dovuto esser politica perché il non montare il banco è avvenuto a causa di un divieto previsto per legge e non dalla volontà dell’operatore. In tanti altri Comuni sono andati incontro agli ambulanti mentre a Venaria purtroppo no. E’ una vera beffa, dopo il danno causato dalla pandemia. Queste persone hanno anche sostenuto i costi per la sorveglianza dei mercati e il Comune cosa fa? Applica il regolamento, invece di andare incontro alle esigenze di questa categoria”, denuncia Fabio Giulivi, candidato sindaco per il centrodestra.
Alberetto, infine, ricorda come “in due circostanze noi e anche Ascom abbiamo inviato delle lettere al commissario per chiedere di fare una variazione straordinaria solo per quest’anno. Ovvero il conteggio per gli effettivi giorni di lavoro. Ma, a quanto pare, non siamo stati ascoltati”.