“La formazione e l’attività didattica, dedicata ai giovani cittadini, quale percorso per renderli liberi, responsabili e solidali, nuovi attori di una società consapevole e a protezione dell’ambiente. Affinché si possano mettere le radici contro l’odio e seminare un messaggio di pace. L’ulivo sarà monito per le generazioni future di trasmettere ciò che è stato. Per non dimenticare”.
Così recita la targa presente davanti all’Ulivo di Gerusalemme, donato questa mattina, mercoledì 27 gennaio 2021, alla città di Venaria da parte del Keren Kayemeth LeIsrael, la più antica organizzazione ecologica del mondo, in occasione del “Giorno della memoria”, in ricordo delle vittime della deportazione e dell'Olocausto.
Una cerimonia che ha visto protagonisti i giovani studenti delle medie Lessona e Don Milani. L'ulivo è stato piantato nel giardino della scuola Lessona di via Boccaccio, in presenza del sindaco Fabio Giulivi, del presidente del consiglio Giuseppe Ferrauto, degli assessori Marta Santolin, Paola Marchese, Giuseppe Di Bella e Marco Scavone, dei dirigenti scolastici, del direttore della Reggia di Venaria, Guido Curto, di Stefano Trucco, presidente del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, di Gianluca Cuniberti, direttore del dipartimento di Studi storici e vice Rettore alla ricerca dell’Università di Torino, di Diego Elia, direttore Suscor dell’Università degli Studi di Torino, del comandante della Polizia municipale, Luca Vivalda e del direttore artistico della Fondazione Via Maestra, Mirco Repetto.
"Posto migliore per far crescere questo ulivo non poteva essere che un edificio scolastico, scelto dall'assessore Marta Santolin e Paola Marchese, per il messaggio di riflessione che fornirà ai più giovani. Come il tempo farà crescere questo ulivo, abbiamo il dovere di far crescere il ricordo della Shoah e dei deportati dei campi di concentramento. Sarà un monito rivolto a tutti per impedire che gli orrori del passato, in futuro, si possano riproporre. L'albero è simbolo di rinascita, per ribadire quanto sia necessario studiare e ricordare", afferma Ferrauto.
"Una scelta fortemente voluta, che vede il nostro impegno oltre il 27 gennaio, Giorno della Memoria, proprio per rendere ancora più consapevoli tutti noi, soprattutto le giovani generazioni, di quanto è avvenuto. Significativo è il luogo della piantumazione, la scuola, interpretata come presidio di cittadinanza attiva e consapevole, quotidiano monito contro l’indifferenza, invito costante, oltre che per gli allievi, anche per le famiglie ad avvicinarsi di più ad un luogo che è espressione del territorio. Speriamo il prossimo anno di riuscire a riportare i giovani studenti a rifare quel viaggio organizzato dall'associazione il Treno della Memoria" annuncia in conclusione il sindaco.
Dopo le letture degli studenti di terza media, degli universitari del Centro e Conservazione e Restauro "La Venaria Reale” e degli studenti della scuola media ebraica “Emanuele Artom” di Torino, nel pomeriggio, sempre alla Boccaccio, spazio alle letture a cura degli alunni della classe quinta della scuola elementare “Di Vittorio”.
Le iniziative cittadine per il Giorno della Memoria non terminano qui. Dal 27 gennaio al 5 febbraio, nella scuola media Don Milani di corso Papa Giovanni XXIII 54 ecco la mostra fotografica “Bambini nel vento” a cura dell’Anpi e con il supporto della Pro Loco di Altessano e Venaria.
Giovedì 28, sarà tempo di “Dentro Auschwitz”, la visione del filmato che racconta, attraverso un plastico multimediale, quanto avveniva nel campo di concentramento. Il video, dedicato all’attività didattica per gli alunni delle terze medie, sarà pubblicato sulle LIM delle scuole cittadine e sarà visibile dalle 8.30 alle 13. L’evento è organizzato dall’associazione 296 Model Venaria in collaborazione con la Biblioteca Civica Tancredi Milone.
Silvia Iannuzzi