Con il Coronavirus, il Trasporto Pubblico Locale si deve, giocoforza, riorganizzare. 
 
Tram, autobus e treni saranno ridotti, sia per quanto riguarda i servizi gestiti da Gtt sia quelli di Trenitalia. Questa la decisione presa dalla Mobility Emergency Unit, l’unità di lavoro costituita da Regione Piemonte, Trenitalia, GTT e Agenzia della mobilità piemontese per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
 
Il servizio di trasporto è operativo su tutta la rete ordinaria, nelle consuete fasce di servizio (indicativamente dalle 5 del mattino all’1 di notte per le linee di superficie. Metropolitana: Inizio servizio alle 5,30 dal lunedì al sabato; fine servizio: lunedì ore 22,00, martedì giovedì 00,30; venerdì-sabato 1-30. Domenica e festivi 7,00- 1,00). 
 
Da sabato 14 marzo sono in servizio circa 500 mezzi e sono state riviste le frequenze dei passaggi. Questo perché in questi giorni si è registrata una diminuzione di passeggeri di circa l’85%.
 
Inoltre, è stato sospeso il servizio notturno Night Buster, alla pari della tranvia Sassi-Superga, delle cene sui tram ristoranti e delll’ascensore della Mole Antonelliana.
 
«I flussi di traffico, come previsto, sono in picchiata e ci aspettiamo che possano diminuire ancora. I dati forniti da 5T rivelano una riduzione sull’intera rete regionale del 45% tra il 26 febbraio e il 12 marzo.  – spiega l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi -. Capiamo che la riduzione dei trasporti pubblici possa sembrare impopolare, ma è una decisione che prendiamo con senso di responsabilità e dietro il sollecito soprattutto da parte dei gestori dei servizi. Sia il ferro sia la gomma, ovvero treni e bus, riducono drasticamente le corse non solo per la progressiva assenza di utenti, ma anche per la sicurezza del personale. Non è possibile al momento dare un quadro esaustivo dei tagli per cui invitiamo i cittadini a controllare la disponibilità dei servizi sui siti di riferimento».
 
Il dettaglio delle modifiche sarà consultabile sul sito Trenitalia (www.trenitalia.it)  di GTT (www.gtt.to.it) e dell’Agenzia della mobilità piemontese (www.mtm.torino.it). Anche gli altri gestori di servizio si occuperanno di comunicare le variazioni attraverso i canali consueti, prediligendo siti e social.