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Sono partiti già nella mattinata di mercoledì 11 marzo 2020 i controlli, da parte della polizia locale, all’interno delle attività commerciali e lungo le strade per il corretto rispetto del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di contenere il diffondersi del Coronavirus.

I controlli nelle attività commerciali hanno riguardato il rispetto degli orari di apertura e chiusura dei negozi specializzati in somministrazione di cibo e bevande, l’avvio dei lavori per distanziare in modo corretto le persone in coda.

Inoltre, gli agenti coordinati dal comandante Massimo Linarello hanno dato avvio ai posti di blocco nei punti di ingresso e di uscita da Borgaro, per controllare così le persone che circolano in auto nonostante le severe misure imposte dal Governo e che impongono alle persone di stare in casa e consentono gli spostamenti solo per ragioni di lavoro, necessità e salute.

Il primo è stato nelle vicinanze di piazza Grande Torino, per monitorare le auto provenienti da Villaretto e Mappano.

“Ogni giorno effettueremo controlli in tutta la città - spiega il comandante Linarello - a orari e zone a random. Chiederemo patente, libretto e le motivazioni per le quali la conducente o il conducente siano alla guida nonostante i divieti in vigore. In questa prima giornata, gli automobilisti hanno dato due motivazioni di fondo: o il rientro a casa o l’arrivo in città per motivi di lavoro. Pochi hanno detto di essere in giro per effettuare spese nei supermercati. Tanti cittadini, vedendo il posto di blocco, hanno chiesto lumi al riguardo di questo Decreto che muta praticamente di giorno in giorno. Poi, prima di ripartire, hanno compilato e firmato il modulo di autocertificazione previsto dal Decreto. I negozi, infine, hanno rispettato in modo impeccabile le misure previste dal Governo. Anche in questo caso, i controlli proseguiranno fino al termine della situazione di emergenza”.

CONTROLLI ANCHE A SAN GILLIO

Pattuglia della polizia municipale di San Gillio-La Cassa, questa mattina, giovedì 12 marzo 2020, alla rotatoria che regola il traffico al "trivio".

Gli agenti hanno fermato decine di automobilisti, chiedendo loro il perché si trovassero in giro. Anche in questo caso, la maggior parte dei conducenti hanno spiegato come fossero diretti a fare la spesa (per beni che non si trovino nel Comune di residenza), per lavoro o per aiutare familiari anziani o non autosufficienti. 

COSA SI RISCHIA

Chi non dovesse ottemperare, rischia una denuncia penale per "inottemperanza all’ordine dell’Autorità", con arresto fino a tre mesi o multa fino a 206 euro.

Se invece si dichiara il falso, ecco l'arresto da uno a sei anni.

Infine, se si dovesse aver un comportamento non corretto con la municipale, Esercito o forze dell'ordine, può anche scattare l'arresto per "resistenza a pubblico ufficiale".