Solamente a luglio 2022 l'Asl To3 era stata condannata per «sospensione illegittima» perchè aveva sospeso un oss di 57 anni (che aveva mansioni amministrative nell'Asl To3 di Venaria), invalido al 67% e portatore di disabilità, che non si era vaccinato, con annesso pagamento di cinque mensilità che non gli erano state retribuite.
Ma a distanza di sei mesi da quella sentenza, la Corte d'Appello sezione lavoro di Torino ha ribaltato quella sentenza.
La presidente Clotilde Fierro e la Corte, infatti, hanno reputato legittima la sospensione da parte dell'Asl To3 (avvocato Dario Gamba) e, inoltre, ha condannato l'oss (avvocato Valerio Savino) a rimborsare le spese legali.
Per la Corte bisognava non esaminare l'inquadramento dell'uomo ma le mansioni effettivamente svolte nel quotidiano. Il 57enne aveva chiesto di poter lavorare da remoto, ma l'Asl To3 aveva negato questa possibilità: di qui il primo processo.
E su questo aspetto, nella sentenza, la Corte precisa come il "lavoro agile" - quello da casa - non poteva essere utilizzato dal 57enne quale modalità per evitare la vaccinazione "anti covid".