La certezza è arrivata verso le 22.45. A quell'ora, Francesco Casciano è diventato sindaco per il secondo mandato consecutivo.
Nella “Stalingrado” dell’area metropolitana - unica assieme a Grugliasco a vincere la sfida alle Europee, battendo la Lega e il centrodestra - il candidato del centrosinistra, 50 anni, supportato da Pd, Moderati e +Europa e poi dalle liste civiche “Collegno Bene Comune”, “Collegno a Colori” e “Italia in Comune”, si ritrova al 52.75%, con 14.393 voti a suo favore.
Un successo che porta a dire come Collegno abbia voluto far proseguire il lavoro svolto da Casciano nel corso di questi cinque anni, dandogli l’opportunità di farlo per altri cinque, ovvero fino al 2024.
E dire che, dopo i risultati delle Europee e delle Regionali, nel centronistra collegnese c’era molta incertezza e forte preoccupazione di un ballottaggio che avrebbe complicato i piani dello stesso Casciano, specie se contro quel Bardella che è l’espressione del centrodestra e, soprattutto della Lega.
Ma Bardella, 56 anni, è dietro, distanziatissimo. Nonostante, come detto, l’appoggio di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Movimento Associativo Italiani all’Estero e dal Popolo della Famiglia: per lui 7441 voti, pari al 27.27%.
Male, malissimo, Andrea Di Filippo, 36 anni, che con il suo “Polo Civico” per tutta la campagna elettorale aveva fatto sperare il suo elettorato di andare al ballottaggio. E, invece, si è dovuto accontentare di un 6.62%, pari a 1.806 voti, nonostante le sue tre liste civiche: "Progetto Collegno", "Collegno Futura" e "Collegno Insieme".
Il Movimento 5 Stelle, che candidava a sindaco il 49enne Angelo Anedda, ottiene un 13.36% e 3646 voti, andando in controtendenza rispetto a molti altri Comuni dove i pentastellati hanno fatto poco e nulla.