Per Maurizio Motta, gli occhi erano diventati tutto. Non erano solo la possibilità di guardare quello che accadeva attorno a sé. Era anche diventato l'unico modo che aveva per interagire, parlare, comunicare.

Anche scrivere. Perché grazie all'eye writer, uno strumento che si interfaccia con una microcamera posta su una semplice montatura di occhiali, Maurizio scriveva attraverso la pupilla dell'occhio. 

Maurizio Motta da domenica è diventato un angelo. E, ancora più di prima, è un simbolo della lotta ad una malattia bastarda qual è la Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica. Una malattia a oggi senza una cura che possa rallentarla o debellarla. La "malattia dei calciatori" ma che non colpisce solamente loro. 

Maurizio era un elettricista, viveva a Collegno ed era un grandissimo tifoso della Juventus. Poi la scoperta della Sla e una vita che pian piano lo ha costretto a stare a letto. Tutto il giorno. Tutti i minuti. Tutti i secondi della parte finale della sua vita. 

Ha scritto due libri: "Solo con gli occhi", in cui ha raccontato come fossero importanti i suoi occhi. Anzi, a dirla tutta, come fossero "fondamentali", come lui stesso ha scritto nel libro. E "L'astronave di Maurizio", una serie di racconti fantasiosi di cui andava fiero e orgoglioso. 

Negli ultimi mesi, purtroppo, di rado Maurizio si collegava ai social, dove era solito dialogare, interagire con gli amici.  

"Per tanti anni hai combattuto come un leone una battaglia che stavi inesorabilmente perdendo, sempre con coraggio ma anche con il sorriso e una dignità unici. Mi piace pensare che ora, lasciato il tuo corpo ormai da tanto tempo inutilizzabile, tu sia di nuovo e finalmente libero", scrive un amico. "Se esiste un paradiso tu sarai li, l'inferno lo hai gia vissuto qui sulla terra". "Voglio solo dire che ha combattuto la sua battaglia credendo fortemente nella vita. Un esempio per chi la vita la tratta con leggerezza e superficialità. Lui che aveva solo i suoi occhi per comunicare con il mondo é stato capace di usare la fantasia per camminare in un mondo a volte incapace di muoversi nella direzione giusta", questi altri ricordi apparsi su Facebook.

Domani, mercoledì 1 dicembre 2021, alle 9, nella chiesa Madonna dei Poveri di Collegno, i funerali. Lascia la moglie Barbara.