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Spesso e volentieri andava a trovare i suoi genitori, che abitano nel rione Vallette di Torino. Non tanto per «dovere di figlio» quanto per disperato bisogno di denaro.

Quei soldi che - come ricostruito dagli inquirenti - gli servivano non per vivere ma per acquistare la droga e, nello specifico, il crack.

E quando non li otteneva, a volte si limitava a inveire contro i genitori. Ma, qualche volta, è andato decisamente oltre, spintonandoli e mettendo loro le mani addosso.

Come qualche giorno fa quando a Torino sono intervenuti i carabinieri della stazione delle Vallette che hanno messo le manette ai polsi di un 37enne operaio residente a Venaria Reale - già noto alle Forze dell'Ordine per precedenti per furto e rapina - arrestato con l'accusa di «maltrattamenti in famiglia».

A comporre il «112», ovvero il "numero unico di emergenza", sono stati gli stessi genitori, stufi dei ripetuti comportamenti minatori e violenti del figlio nei loro riguardi.