E’ polemica tra l’associazione “Idea Rom onlus” e gli organizzatori del sit-in e della camminata che si è tenuta martedì sera in strada dell’Aeroporto per chiedere giustizia per la morte di Oreste Giagnotto, il motociclista ucciso a seguito di una improvvisa inversione di marcia da parte di un camper, condotto da una rom residente nel vicino campo nomadi.

Per la presidente Vesna Baxtali Vuletic, l’altra sera alcune frange del corteo si "sarebbero staccate e avrebbero lanciato delle fiaccole accese" contro le baracche, "gettando nel panico alcune famiglie. Molte persone sono scappate in direzione del fiume attraversando i rovi e la boscaglia al buio. Alcuni ragazzini sono fuggiti a piedi lungo la tangenziale, mentre altri sono fuggiti per poi essere fortunatamente ritrovati".

Per l’associazione, sono stati usati metodi da "Ku-Klux-Klan, urlando slogan e minacce. Nessuno aveva preavvisato le famiglie del campo e nessun veicolo delle forze dell'ordine era presente all'ingresso del campo nomadi per presidiare eventuali situazioni di emergenza", rimarcando come con quella manifestazione "non si cercasse il rispetto delle leggi ma esasperare lo scontro sociale".

Forza Nuova, ha precisato come le accuse di Idea Rom "siano prive di fondamento. La polizia ha presidiato per tutto il tempo il corteo, evitando con due camionette qualsiasi tipologia di accesso al campo. Al termine, la polizia ci ha difeso e protetto da una sassaiola perpetrata ai nostri danni da un gruppetto di rom che si era nascosto nella boscaglia".