C'è la protagonista, ovvero l’insegnante Diletta. Ma anche il bidello Cesare. Ma anche il vice preside Marzio. Sono alcuni dei personaggi che si possono incontrare in “Lessico Magistrale. Vademecum scolastico per aspiranti docenti”. La nuova opera che Assunta Madera, professoressa della scuola don Milani di Venaria Reale, ha presentato ieri, giovedì 25 maggio 2023, di fronte a una sala gremita di insegnanti e genitori che hanno avuto la fortuna di incontrare l’autrice durante gli anni scolastici.
L’incontro è stato moderato dall’autore della prefazione, Paolo Ferrara. Presenti anche il sindaco Fabio Giulivi, il vicesindaco Gianpaolo Cerrini, l'assessore Paola Marchese, il consigliere comunale Mimma Chirico. Con loro anche l'autore della copertina del libro, nonchè marito dell'autrice, Enzo Pierro.
“Lessico Magistrale. Vademecum scolastico per aspiranti docenti” è composto da undici racconti brevi che, alternandosi, narrano vicende pubbliche e private dei personaggi in questione e si intrecciano con l’ambiente scolastico. Tutto si avvicenda intorno all'organo collegiale più autorevole: il Collegio dei Docenti. Il libro è rivolto agli aspiranti insegnati o chi come me è entrato nella scuola come insegnate ed è alle prime armi. Ho scritto la prefazione introducendo questa figura.” commenta Ferrara, laureato in filosofia.
“La narrazione è ambientata in una scuola senza spazio e senza tempo dove ciascuna persona che lavora nel mondo della scuola si possa rispecchiare insieme a qualsiasi istituto scolastico di ogni parte d’Italia- racconta l’autrice, che vive e insegna a Venaria Reale da più di vent’anni, ed è laureata in Scienze della Formazione e in Management delle Istituzioni Scolastiche, presso l’Università degli Studi di Padova.
“Il libro è un vademecum per gli aspiranti docenti. Non è, tuttavia, un’opera autobiografica, racconto personaggi e situazioni da cui ne emerge con ironia e finta leggerezza il profilo della scuola di oggi, che non deve essere trascurata ma deve ripartire dal proprio passato.”
Assunta Madera che deve ai suoi anni di permanenza a Oxford e nell’Oxfordshire l’ispirazione per i suoi racconti del Cuore e della Memoria, fra i quali la raccolta Miracolo alle Casermette pubblicata con Baima - Ronchetti nel 2021 – “Miracolo alle Casermette” ha il sapore dell’inclusione. E’ una storia positiva con un bambino protagonista: “Lessico magistrale” ha un retrogusto più amaro. La scuola dovrebbe essere la casa di tutti, ma non è sempre così. Non ci si può improvvisare e non ci si può fondare su una non formazione. La scuola, e penso al passaggio da preside a dirigente scolastico, oppure agli open day, dove si infiocchetta il proprio istituto, non è un’azienda. Non lo può essere, altrimenti muore il ruolo educativo dell’insegnante. Non è un caso che la prefazione del libro sia di chi ha iniziato a insegnare attraverso la Mad, la messa a disposizione e ne parlo in un capitolo del libro attraverso lo sguardo di Diletta”.
In “Lessico magistrale” sono presenti anche delle riflessioni importanti riguardo la scuola riguardo i suoi cambiamenti e riesce, con un pizzico di amara ironia, a trascinare tra quelle aule piene di banchi, anche quanti fuori dal contesto, vivono indirettamente il mondo dell’istruzione: “Nelle pagine del libro c’è tutta la terminologia scolastica, con l’intento di spiegarla anche in chiave spiritosa. Ho voluto accendere i riflettori su una scuola degli adulti, in cui la didattica ha perso di vista il bambino. Fagocitati da una progettazione continua ci siamo dimenticati la funzione pedagogica del maestro. Per questo faccio anche delle riflessioni sulla storia della scuola, dall’introduzione dell’obbligo scolastico con la Legge Casati fino a citare anche l’insegnamento di Don Milani. Un modo per scoprire che già negli anni passati si parlava di dispersione scolastica, analfabetismo e inclusione. La scuola è la casa di tutti e da qui si deve ripartire. Invece di andare avanti siamo tornati indietro? Oggi la valutazione non ha più i voti in numeri ma si parla di “obiettivo raggiunto”. Ma in una scuola che non sa mettere il bambino-studente al centro che cosa è obiettivo da raggiungere? Non a caso la copertina di Enzo Pierro è una vecchia lavagna, oggi “pensionata” per motivi di sicurezza, nella quale l’ “I care”, l’ “avere a cuore, interessarsi” che era il motto di Don Milani, diventa “I don’t care”, quel “non mi interessa” che dobbiamo assolutamente cancellare per avere una scuola migliore” ha concluso la scrittrice.
“Grazie ad Assunta, che ha voluto condividere la sua opera nella casa comunale, dopo il Salone del Libro dove sono stati numerosi gli autori venariesi, sintomo di una dinamicità dal punto di vista letterario. Con il libro di Assunta questa sera abbiamo potuto riflettere sulla scuola che cambia e chi rimane come punto fermo per noi genitori sono tutto il corpo docenti, vero cuore pulsante della scuola”, commenta Giulivi. Duarante la serata insieme a lui erano presenti anche gli assessori Paola Marchese, Gian paolo Cerrini e Monica Santolin insieme a una comunità della delegazione di Dogliano, e docenti dell’istituto comprensivo 2 e l’ex dirigente scolastica Alessandra Veglio.
Silvia Iannuzzi