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Anche in una città come Venaria, che può contare 35mila abitanti, può succedere che accadano storie molto particolari. Come quella di un gruppo di ragazzine e ragazzini che, a cavallo fra la seconda metà degli anni '70 e la prima metà degli anni '80, giocavano, parlavano e si divertivano in modo semplice nella "stradina", ovvero quella piccola porzione di asfalto tra via Verdi e via Boschis.
 
Di seguito il racconto che ci è pervenuto questa mattina e che pubblichiamo:   
 
"Appuntamento alle 19.30 rigorosamente "in stradina", una via chiusa e sconosciuta ai più che collega via Verdi al cortile di via Boschis. Un quadrato di case di una volta, dove i bambini potevano ancora giocare nei cortili. Dove le nonne minacciavano secchiate di acqua ai più rumorosi e la prima mamma che chiamava "vale per tutti".
 
A piedi fino allo Scacco Matto (ringraziamenti per l'accoglienza e la pazienza!!!) suonando i campanelli come se questi 30 anni e passa non fossero mai trascorsi.... un brindisi per iniziare e un fiume di ricordi per proseguire.
 
Giochi, litigi, piccoli innamoramenti, tutto rovesciato sul tavolo tra le pizze e le birre. Perchè dopo tutto questo tempo è bello cosi, senza fronzoli, senza imbarazzi. Con la voglia di ridere e tornare bambini per qualche ora.
 
Un gruppo Whatsapp nato per gioco... 4 o 5 numeri telefonici, quelli che non hai mai perso... "io ho il numero di tizio..." ... "io quello di caio".... e in un attimo ci si ritrova in una ventina, ma chissà quanti ne mancano a rapporto.
 
Si torna "in stradina", ci si siede sul muretto come un tempo e come un tempo si affaccia una signora che ci "sgrida" perchè è tardi e vuol dormire.
 
Scusi Signora... siamo dei bambini di quasi 50 anni, lei è arrivata dopo, non lo può sapere, ma siamo nati tutti qui, volevamo solo tornare a casa per qualche ora".
 
Quelli della stradina... 35-40 anni dopo