Un anno fa, il consiglio comunale di Venaria aveva approvato il progetto delle "pietre di inciampo", per ricordare le venariesi e i venariesi che avevano avuto un ruolo attivo nella Resistenza contro il regime nazifascista.
Una proposta che era stata portata dai consiglieri di minoranza Rossana Schillaci, Stefano Mistroni, Giuseppe De Candia, Valeria Strazzeri, Raffale Trudu (Pd), Pino Capogna (Per Venaria Insieme), Alessandro Brescia e Mariachiara Catania (Uniti per cambiare) e Roberto Barcellona (Movimento 5 stelle) e approvata all'unanimità.
Una delle prime pietre che sono state posate è quella dedicata a Leonardo Beccaro, rastrellato dai fascisti e deportato nel campo di concentramento di Buchenwald. Si trova in viale Buridani.
Beccaro, nato nel 1921, è stato arrestato il 7 luglio del 1944 e deportato nel 1945 a Buchenwald, dove è poi stato assassinato.
"Un ricordo ora indelebile e prezioso per continuare a tenere viva la Memoria della nostra comunità. Ed è sempre emozionante vedere le proprie proposte prendere vita, soprattutto se legate ad un tema così sentito per la nostra città, Medaglia di Bronzo alla Resistenza Civile. Proprio per questo non posso non ringraziare il Comitato della Memoria e l'Anpi Venaria, che custodiscono questo inestimabile patrimonio, che dobbiamo continuare a proteggere e promuovere", commenta Rossana Schillaci, capogruppo Pd a Venaria e capogruppo di maggioranza in Città Metropolitana.
Silvia Iannuzzi