Come da timori della vigilia, si sono registrati scontri tra manifestanti "ProPal" e Forze dell'Ordine durante la marcia di protesta di oggi pomeriggio, sabato 27 settembre 2025, da Torino a Caselle.
«Bloccare l’aeroporto Torino Caselle significa apportare un danno economico a uno dei punti nevralgici della viabilità nazionale e internazionale della regione Piemonte – hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione - significa opporsi a continui voli verso Tel Aviv, voli che permettono ai soldati di atterrare in Italia per riposarsi dal genocidio, praticando un turismo dell’orrore come abbiamo visto fare sulle coste della Sardegna e su quelle marchigiane. Bloccare significa interrompere una complicità a partire dalla sua declinazione militare ed economica. L’aeroporto non è solo uno snodo di viabilità nazionale e internazionale. Dentro l’aeroporto di Torino ha sede Leonardo Spa., colosso bellico italiano. Qui vengono prodotte e assemblate le componenti dell’Eurofighter Typhoon, cacciabombardiere di quarta generazione impiegato nei massacri contro popolazioni civili. Qui Leonardo sviluppa droni, sistemi di sorveglianza, tecnologie di cybersicurezza: strumenti di guerra venduti e forniti a Israele. Leonardo non è solo complice: è una delle protagoniste del genocidio. E tutto questo avviene nelle nostre città, nei nostri quartieri. Solo in Piemonte le sedi di Leonardo sono tre. Bloccare Leonardo significa fermare l’invio di armi, droni, caccia e sistemi di controllo, significa interrompere il massacro del popolo palestinese».
Verso le 16.50 i primi scontri in strada Aeroporto tra manifestanti e polizia: lancio di bottiglie e pietre contro le forze dell'ordine schierate per bloccare il corteo verso Borgaro. La Polizia ha risposto con gli idranti. A quel punto il gruppo di manifestanti si è parzialmente disperso arretrando di qualche decina di metri. Una cinquantina di loro, passando attraverso i campi, sono riusciti ad arrivare fino ai bordi dell’area aeroportuale, fermandosi a ridosso delle reti senza riuscire ad entrare sulla pista e nello scalo. La Polizia ha presidiato la zona, anche con l’aiuto di un elicottero.
Chiusa al traffico anche la provinciale 2, con i passeggeri in partenza bloccati e costretti a raggiungere l’aeroporto a piedi con i trolley trascinati a mano. Intorno alle 18.30 i manifestanti hanno bloccato anche la Torino-Caselle. Dopo l'intervento della polizia i ProPal hanno liberato una corsia in direzione aeroporto: traffico in direzione aeroporto a rilento e code chilometriche a Caselle. Verso le 18.45 un secondo corteo di manifestanti ProPal in bici è partito tentando di raggiungere lo stabilimento della Leonardo, passando per strada Malanghero. Polizia e Carabinieri sul posto.