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La diretta della manifestazione Pro Pal di sabato 27 settembre: da Torino i manifestanti si dirigono verso Caselle. Gli obiettivi sono l'aeroporto Sandro Pertini e lo stabilimento Leonardo.

ORE 17.50 - I manifestanti hanno raggiunto i confini dell'area dell'aeroporto Sandro Pertini, nella parte che si affaccia verso il cimitero di Caselle e la frazione di Malanghero di San Maurizio Canavese. Si tratta di un gruppetto di una cinquantina di persone. Starebbero manifestando nei pressi delle reti di protezione. Sul posto sono in arrivo le forze dell'ordine.

ORE 17.28 - A quanto pare il grosso del corteo starebbe pensando di raggiungere la Leonardo passando da Malanghero di San Maurizio Canavese, facendo il giro da Leini.

ORE 17.15 - Un gruppo di manifestanti dietro lo striscione «Leonardo complice del genocidio» sta attraversando Caselle in direzione aeroporto sulla provinciale 2. Si tratta di un gruppo di una cinquantina di persone partito da Borgaro in autonomia.

ORE 17.05 - La situazione sta tornando alla normalità anche in strada Aeroporto dove resta schierato il blocco della polizia. I manifestanti si stanno probabilmente organizzando per tentare di passare altrove. Intanto piccoli gruppi, che non facevano parte del corteo, si starebbero avvicinando all'aeroporto di Caselle in autonomia. Anche lo scalo è ampiamente presidiato dalle forze dell'ordine.

ORE 17.00 - I manifestanti stanno tornando indietro: «Passeremo da un'altra parte», hanno annunciato davanti al cordone della polizia che li ha respinti in strada Aeroporto. Un elicottero sorvola la zona e controlla gli spostamenti dall'alto.

ORE 16.55 - Ampi scontri tra polizia e manifestanti con lancio di pietre e bottiglie all'indirizzo del cordone e risposta con gli idranti. Il corteo si è parzialmente disperso arretrando di qualche decina di metri.

ORE 16.50 - Primi scontri in strada Aeroporto tra manifestanti e polizia. C'è stato un lancio di bottiglie contro le forze dell'ordine schierate che bloccano il corteo verso Borgaro.

ORE 16.45 - Un gruppo di manifestanti composto da una cinquantina di persone che, a Borgaro, stava attendendo il grosso del corteo ora bloccato in strada Aeroporto, ha deciso di muoversi in autonomia in direzione dell'aeroporto di Caselle.

ORE 16.40 - Momento di stallo tra manifestanti e polizia. I primi hanno chiesto a gran voce di poter passare per proseguire il corteo. Richiesta al momento respinta nonostante i manifestanti si dicano anche pronti alla violenza.

ORE 16.30 - Il corteo è fermo in strada Aeroporto davanti al cordone delle forze dell'ordine. Il rischio di scontro è elevatissimo.

ORE 16.20 - Viste le code all'ingresso, diversi passeggeri in partenza stanno raggiungendo l'aeroporto di Caselle a piedi lungo il raccordo, in modo da non perdere il volo. Intanto il corteo, a Torino, ha imboccato strada dell'Aeroporto dove dovrebbe trovare la strada sbarrata dalle forze dell'ordine prima dell'incrocio con strada Bellacomba.

ORE 16.10 - «Bloccare l’aeroporto Torino Caselle significa apportare un danno economico a uno dei punti nevralgici della viabilità nazionale e internazionale della regione Piemonte - spiegano gli organizzatori della manifestazione - significa opporsi a continui voli verso Tel Aviv, voli che permettono ai soldati di atterrare in Italia per riposarsi dal genocidio, praticando un turismo dell’orrore come abbiamo visto fare sulle coste della Sardegna e su quelle marchigiane. Bloccare significa interrompere una complicità a partire dalla sua declinazione militare ed economica. L’aeroporto non è solo uno snodo di viabilità nazionale e internazionale. Dentro l’aeroporto di Torino ha sede Leonardo Spa., colosso bellico italiano. Qui vengono prodotte e assemblate le componenti dell’Eurofighter Typhoon, cacciabombardiere di quarta generazione impiegato nei massacri contro popolazioni civili. Qui Leonardo sviluppa droni, sistemi di sorveglianza, tecnologie di cybersicurezza: strumenti di guerra venduti e forniti a Israele. Leonardo non è solo complice: è una delle protagoniste del genocidio. E tutto questo avviene nelle nostre città, nei nostri quartieri. Solo in Piemonte le sedi di Leonardo sono tre. Bloccare Leonardo significa fermare l’invio di armi, droni, caccia e sistemi di controllo, significa interrompere il massacro del popolo palestinese».

ORE 16.00 - Anche all'aeroporto di Caselle è notevole il dispiegamento di forze dell'ordine con l'obiettivo di tenere lontani dallo scalo i manifestanti. Questo sta generando delle code lungo il raccordo autostradale Torino-Caselle per l'accesso ai terminal.

ORE 15.50 - Il timore di scontri è piuttosto elevato anche se, fin qui, il corteo sta avanzando senza problemi. E' possibile che le forze dell'ordine tentino di fermare la manifestazione in strada Aeroporto, al confine tra Torino e Borgaro.

ORE 15.40 - Imponente lo schieramento di forze dell'ordine a Borgaro e Caselle: come preannunciato dal sindaco l'idea è quella di bloccare il corteo prima ancora che arrivi su via Lanzo alle porte di Borgaro, a distanza di sicurezza dagli obiettivi dichiarati dai manifestanti: l'aeroporto e gli stabilimenti Leonardo di Caselle.

ORE 15.30 - Il sindaco di Borgaro ha appena aggiornato sulla situazione: «Sono in piazza Crispi la situazione è in evoluzione, i manifestanti si stanno raggruppando ma non sono un numero tale da destare grande preoccupazione (sono trecento persone). Le forze dell’ordine sono schierate in numero consistente su strada dell’aeroporto e non intendono assolutamente permettere al corteo di arrivare fino a Borgaro».

ORE 15.20 - Secondo alcune stime ci sarebbero complessivamente un migliaio di manifestanti tra quelli che sono partiti da piazza Crispi a Torino e quelli già schierati lungo il percorso.

ORE 15.10 - Il corteo è partito da Torino piazza Crispi. Non è escluso che gruppi di manifestanti si radunino in altre zone lungo il percorso.

ORE 15.00 - Per evitare atti vandalici, a Borgaro, il Gruppo Alpini ha coperto con dei teli il monumento sulla rotonda di via Lanzo a forma di penna nera.

ORE 14.50 - Il corteo parte da piazza Crispi, a Torino, in direzione Venaria. Da lì, dopo il passaggio vicino allo stadio della Juventus (questa sera alle 18 c'è anche la partita con l'Atalanta), i manifestanti proseguiranno per Borgaro e Caselle attraverso la provinciale 2.

ORE 14.40 - I sindaci di Borgaro e Caselle hanno firmato un'ordinanza che prevede la chiusura degli esercizi commerciali lungo il percorso della manifestazione.

ORE 14.30 - L’inaugurazione della nuova Topolino, a Borgaro, è stata rimandata a domenica 28 settembre, alle ore 15. Restano confermati il Concerto sotto le stelle in Piazza Vittorio Veneto alle ore 21 e lo spettacolo di fuochi d’artificio alle ore 23.15 per la festa patronale della cittadina.

ORE 14.20 - Nella notte sono stati colorati con la bandiera della Palestina alcuni garage di Borgaro, lungo via Lanzo, sul percorso della manifestazione di oggi. Diverse scritte sui muri sono comparse sempre in via Lanzo (nelle foto). Altri atti vandalici a Caselle, nei pressi della rotonda della Freccia Tricolore alle porte della città. Con una bomboletta spray è stato cancellato il nome del capitano Livio Ceccotti, pilota decorato con la medaglia d’oro al valor militare, morto nel 1942.