Ancora una tragedia nel mondo del lavoro. Questa volta, però, con un finale davvero incredibile. 

Nella tarda mattinata di ieri, lunedì 15 ottobre 2018, un autotrasportatore di 40 anni, di origini catanesi, è morto a causa di un malore mentre stava scaricando del materiale, compiendo un volo di quasi tre metri, all'interno della ditta Schneider di via Casagrande, nella zona industriale di Venaria. 

I soccorsi sono stati tempestivi, con l’equipe medica della Croce Verde di Venaria che l’ha subito portato al Maria Vittoria, dove però è poi morto, mentre era in sala operatoria sotto l’occhio attento dell’equipe medica di Rianimazione, diretta dal dottor Emilpaolo Manno.

La famiglia, saputa la tragedia ha deciso di dare una speranza al prossimo, dando il consenso all’espianto degli organi. In particolar modo dei polmoni.

E qui l’espianto è avvenuto usando una tecnica innovativa, quella del prelievo a cuore fermo, senza supporto di circolazione extracorporea. Una prima assoluta in Piemonte, anche se il protocollo è approvato dal Centro Trapianti Regionale e Nazionale.

"Due anestesisti rianimatori della mia equipe, i dottori Silvia Giorgis e Marco Basso, con l’infermiera specializzata Desireee Stagno – spiega il direttore della Rianimazione del Maria Vittoria, Emilpaolo Manno – si sono occupati del complicato iter di assistenza della salma per mettere in sicurezza l’organo da prelevare, sottoponendo innanzitutto il paziente deceduto a Tac per escludere ogni eventuale patologia e garantirne l’idoneità al trapianto. Quindi lo hanno posto in modalità di assistenza respiratoria denominata Cpap, continuous positive airway pressure, una assistenza respiratoria a pressione positiva continua, che consente di mantenere gli alveoli polmonari aperti senza sovradistenderli, in modo da evitare il collasso polmonare in assenza in battito cardiaco. Contemporaneamente è stato espletato l’iter burocratico autorizzativo, informando anche il magistrato di turno".

Nel pomeriggio i cardiochirurghi Erika Simonato e Matteo Marro della Città della Salute nelle sale operatorie del Maria Vittoria hanno eseguito in blocco il prelievo di cuore e polmone.

Dal cuore potranno essere trapiantate le valvole cardiache, mentre i polmoni potranno essere trapiantati in toto dopo ricondizionamento: le evidenze scientifiche hanno stabilito l’ottima funzionalità dei polmoni ricondizionati prelevati da cadavere, pari o addirittura superiore a quelli prelevati a cuore battente.