Un uomo di 46 anni, che lavora in un ristorante di Mappano, è stato condannato con rito abbreviato a quattro mesi di reclusione - con pena sospesa - per aver totalmente ignorato il divieto di avvicinamento alla moglie per maltrattamenti in famiglia.
È successo domenica sera, 3 agosto 2025, nel quartiere Barriera di Milano a Torino, dove attualmente vive la moglie del 46enne assieme ai due figli della coppia, un ragazzo neo maggiorenne e un 16enne.
Domenica sera, l'uomo si è presentato sotto casa, iniziando a citofonare ripetutamente. La donna ha subito chiamato la Polizia di Stato, con gli agenti che lo hanno arrestato per aver violato la disposizione del Tribunale dello scorso 24 luglio 2025.
Ieri, martedì 5 agosto 2025, la condanna con rito abbreviato: l'uomo è ancora in attesa del «braccialetto elettronico», strumento utilizzato per il controllo a distanza di persone sottoposte a misure cautelari, come gli arresti domiciliari o la misura dell'allontanamento dalla casa familiare, specialmente in casi di violenza di genere.
In aula, il 46enne (difeso dall'avvocato Roberto Mattei, ndr) - già accusato di aver spinto la moglie, distruggendo anche oggetti e arredi nell'appartamento durante diversi litigi - ha provato a spiegare il suo comportamento, rimarcando come volesse solamente che la donna gli restituisse il bancomat e alcuni documenti.