Il mondo del commercio e la comunità religiosa di Venaria dicono addio a Monica Zecchin, morta a soli 52 anni, strappata alla vita a causa del Coronavirus.

Un’altra vittima di questo terribile virus. Monica dal 1991 gestiva la rivendita di pane di via Tessarin, alla periferia della Reale. In questi 29 anni di attività, era diventata un punto di riferimento per tutta la zona. Una donna che era diventata amica di tutta la sua clientela, dai più giovani a quelli con qualche capello bianco in testa. Sempre con garbo. Sempre con il sorriso. 

Ma a inizio marzo, i primi sintomi del virus. E la situazione è precipitata nel volgere di poche settimane. Fino al ricovero in ospedale, a Cirié, nel reparto di terapia intensiva, dove è stata addirittura intubata. 

Martedì la triste notizia della sua morte, dopo ben 45 giorni di ricovero ospedaliero. Monica Zecchin lascia il figlio Giulio, la mamma Anna Maria e la sorella Paola.

Oltre per la panetteria, Monica in città è ricordata per aver sempre frequentato l’oratorio di Santa Maria. 

I suoi amici la ricordano come una donna dolce, dai modi di fare sempre gentili, una mamma premurosa, una commerciante che amava il suo lavoro. E lo ha amato fino al 13 marzo scorso quando si era recata nella sua rivendita anche se iniziava a non avere forze a non stare bene.

I funerali si terranno domani, venerdì 8 maggio, alle 10.15, nella parrocchia di Santa Maria con le nuove disposizioni governative (massimo 15 amici e parenti, con distanza di almeno un metro l’uno dall’altro), partendo dall’ospedale di Cirié alle 9.30. Al termine della funzione religiosa, verrà portata al tempio di Mappano per il rito della cremazione.