Dopo la polemica politica di sabato, scaturita a seguito della pubblicazione del programma elettorale del centrodestra, dove in un capitolo si parla del tema della famiglia tradizionale, il candidato sindaco Fabio Giulivi, attraverso un lungo post, ha voluto fare chiarezza sulla vicenda: 

"Stavo per partire per qualche ora di svago con la mia famiglia, dopo un anno molto intenso dal punto di vista lavorativo e politico. Una campagna elettorale iniziata quasi un anno fa, quando ancora non si sapeva nulla del Covid e avevamo maggio come prospettiva elettorale. Dopo un anno così denso e faticoso, sentivo la necessità di staccare un pò la spina, dedicandomi a mia moglie e ai miei figli ai quali ho sottratto molto tempo.

Nel mentre qualcuno mi scrive che il Partito Democratico mi stava attaccando in maniera sguaiata.
 
Contravvengo in via eccezionale al mio proposito di non rispondere mai alle provocazioni incentrate sul discredito dell’avversario, esclusivamente per fare alcune considerazioni chiarificatrici.
 
Quando purtroppo non si hanno proposte valide non rimane che l'attacco ma, ripeto, la cosa non mi ha turbato conoscendone gli autori. Poi mi hanno girato alcuni commenti e degli insulti vergognosi rivolti alla mia persona. Perché questo atteggiamento, ahimè, denota appunto una delirante mistificazione voluta delle parole altrui, animata da un bieco tentativo di gettare discredito, attribuendo atteggiamenti omofobi, razzisti e misogini a chi, prima che assumere la responsabilità di guidare una coalizione cui preme il benessere di Venaria Reale, è innanzitutto persona, figlio, marito, padre, collega, amico di tanti che possono testimoniare come i propri valori siano esattamente opposti a quanto si cerca di far credere.
 
Abbiamo redatto un programma di 30 pagine, che tocca tutti gli aspetti della vita amministrativa della città. In un passaggio, dedicato alla famiglia, si fa un richiamo a quella tradizionale come base della società e ad aiuti alle giovani coppie che vogliono creare il loro progetto di vita a Venaria.
 
Pensate che cosa grave: parlare di mamma e papà offende alcuni di questi soggetti, ormai allo sbando perché privi di argomenti politici su cui confrontarsi. La cosa che mi lascia stupito è che alcune di queste prefiche isteriche sono persone che mi conoscono bene e sanno qual è il mio bagaglio morale e culturale.
 
Io contro gli omosessuali? Ma sulla base di cosa gente del Pd?
 
Per me non esiste alcuna differenza, come tra l'altro abbiamo scritto nel programma anche se lo davamo per scontato. L'Amore è unico e ognuno può realizzarlo nelle forme che preferisce. Coppie etero o coppie omosessuali per me non cambia ma la cosa grave è doverlo ribadire a personaggi in cerca di visibilità che evidentemente si rendono conto che i giorni passano e la città non li segue più (fortunatamente). Parlare di famiglia tradizionale non significa discriminare le altre unioni. Le mie parole in tal senso sul programma non potevano essere più chiare e sono convinto che i cittadini non abboccheranno all’amo. L’Amore è un concetto universale, così come la Tolleranza reciproca rispetto alle diverse convinzioni. Piuttosto, il pensiero da costoro espresso, ancor più per i modi offensivi in cui è stato posto, purtroppo non è rispettoso né dell’Amore, né della Tolleranza. Non è rispettoso del concetto di Amore in quanto rispettare le unioni non tradizionali non deve significare privilegiarle a scapito delle altre, come se quelle tradizionali fossero colpevoli di essere tali. Si tratterebbe, questo sì, di “razzismo alla rovescia”. E non è rispettoso della Tolleranza, perché la mistificazione del pensiero altrui, per sperare di infangare l'avversario in qualche modo, non è certo espressione di una visione inclusiva delle idee di tutti. Se la linea di costoro è questa, ci andrei piano col fregiarmi dell’aggettivo “democratico” sulle varie denominazioni, a rischio di un’incoerenza insanabile.
 
Se dovessi diventare Sindaco lo sarei certamente di tutti, di chi mi ha votato e di chi non mi ha votato, svolgendo il mandato in maniera laica e nel rispetto della nostra bella Costituzione e dei diritti garantiti (che tra l'altro, all'art.29 parla proprio della famiglia). Ma devo ribadirlo? Ma siete seri?
 
Soprattutto se dovessi diventare Sindaco mi occuperei anima e corpo della mia città per toglierla dal pantano in cui l'avete fatta finire voi!
 
Avete amministrato per 20 anni e oggi proponete cosa? Avete avuto la fiducia degli elettori - ed anni per provare a realizzare qualcosa - ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ogni pagina del vostro programma potrebbe essere conclusa con una nota a margine 《ma perché non lo avete fatto quando amministravate? Perché criticate le amministrazioni precedenti dimenticando che parlate di voi stessi?》.
 
In un anno di campagna elettorale non ho mai parlato dei miei avversari o degli attacchi subiti. Avrei voluto continuare in questo modo ma alcune cose lette sono così gravi e vili che non potevo far finta di nulla. Parole che potrebbero portare a querelare chi le ha pronunciate con leggerezza ed in assenza di motivazione, se non quella di gettare fango su di una persona che non riescono ad attaccare su altri aspetti.
 
Mi hanno scritto in queste ore tantissime persone stupite e indignate per quello che mi avete detto.
 
Dare dell'omofobo o razzista ad una persona, specie se rappresenta una parte politica, è una provocazione che fomenta l'odio molto più del dire che si pensa che la maternità surrogata sia una forzatura. Io condanno tutte le azioni che in maniera non democratica possono generare veleno tra la gente, specie in un momento in cui bisognerebbe concentrarsi sul dialogo e sulla collaborazione democratica per risolvere i gravi problemi sociali che caratterizzano questa fase storica. La mia replica, oltre che per difendere la mia persona, vuole prendere le distanze dalla modalità di fare "quella politica dell'offesa e dell'odio" che ha solo creato il male del nostro paese e alla quale non presto il fianco.
 
Spero che su questi ed altri temi potremo confrontarci direttamente in un dibattito pubblico, al quale vi invito, e non attraverso attacchi posti in essere dai leoni da tastiera di turno, in un confronto serio sui programmi tra i candidati alla carica di sindaco. In quell’occasione, sono convinto di poter dimostrare che la coalizione che mi sostiene non si limita a sognare una Venaria diversa, ma sarà in grado di trasformarla realmente come meritano i suoi cittadini con fatti concreti, che conducano questa città ad avere servizi funzionanti, un aspetto decoroso, opportunità di crescita importanti, rispetto per i diritti di tutti.
 
Ora mi dedicherò per qualche ora alla mia famiglia, sperando che i signori del Pd non si offendano pure per questo".