Anche l'Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti montani) Piemonte interviene sulla chiusura dei pronto soccorso di Lanzo e Venaria, oltre che di Ceva, Bra, Nizza, Giaveno, Borgosesia.

"Per i residenti di alcuni di questi Comuni, la chiusura fa sì che per raggiungere il pronto soccorso più vicino, debba fare anche 50 o 70 chilometri. Come accadrà per Valsesia e Alta Val Tanaro. Chi ha fatto questa scelta, i vertici regionali del sistema sanitario e delle Asl, vogliamo auspicare abbiano valutato conseguenze ed effetti organizzativi relativi alla chiusura dei pronto soccorso (e non ad esempio di altri reparti degli stessi nosocomi).

L'offerta sanitaria, oggi e sempre, non può, non deve dimenticare la montagna. Vogliamo come Uncem, con tutti i Sindaci e Amministratori locali, sperare che la scelta di chiudere temporaneamente i pronto soccorso per spostare personale medico e paramedico non sia stata dettata da una situazione di emergenza che sta portando al collasso il sistema sanitario piemontese, come alcuni Sindaci dicono di aver ricevuto come motivazione. I pronto soccorso devono essere tutti riaperti a conclusione della fase di emergenza che stiamo vivendo".