La pandemia ha portato un disagio economico alle famiglie e agli studenti della Reale.
Ed è uno dei motivi per cui, nel corso del consiglio comunale passato, da parte del consigliere del Pd, Raffaele Trudu, era stata avanzata la proposta, con un emendamento sul bilancio, di destinare dei fondi, pari a 20mila euro, per indire delle borse di studio volte agli studenti meritevoli. L'emendamento, però, per un errore di presentazione (sbagliato il capitolo di bilancio, ndr) non era stato approvato.
A distanza di quasi un mese, Venaria Riparte (Andrea Accorsi, Andrea Carlomagno, Maria Di Benedetto, Giuseppe Arlotta e Andrea Dei) ha presentato una mozione d’indirizzo sullo stesso argomento seguendo l’input dello stesso Trudu.
"Quando si parla di borse di studio si pensa sempre all’Università o ai Master, ma in molti non sanno che sono disponibili alcune borse anche per gli studenti più piccoli, che si apprestano ad affrontare l’esame di terza media. Questo progetto segue quanto già attuato dall’Inps e dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo che promuove l’impegno e il profitto nello studio di studenti e studentesse meritevoli della Città metropolitana di Torino che frequentano la terza media, riconoscendo loro delle borse di studio. Seppur quanto fatto da Enti o banche sia di apprezzabile valore, pensiamo che l’intercedere in modo diretto attraverso i consigli di Istituto, i corpi docenti e l’assessore all’Istruzione, rappresenti lo strumento più adatto per creare maggiore interesse", spiega il consigliere Andrea Carlomagno.
La mozione, approvata all’unanimità, impegnerà il sindaco Fabio Giulivi e la sua giunta ad istituire borse di studio per gli studenti di terza media di Venaria, possibilmente a partire dall’anno scolastico 2021-2022. Le borse di studio dovranno essere sovvenzionate da Enti, Banche o soggetti terzi e nello specifico, dovranno essere conferite ai residenti di Venaria Reale previa organizzazione di una specifica commissione che dovrà regolamentare il tutto.
“Sono contento che questo provvedimento sia diventato realtà, indipendentemente dalla primogenitura dello stesso. L’importante è che i ragazzi avranno questa borsa di studio”, commenta Trudu.
Silvia Iannuzzi