Pochi ragazzi di Rivoli vogliono prendere parte all’edizione 2020 del “Treno della Memoria”, il progetto nato nel 2004 su idea dell’omonima associazione torinese e che permette a tanti giovani tra i 18 e i 25 anni di compiere un viaggio nei luoghi dell’Olocausto.
Il progetto permette di visitare Cracovia, il ghetto ebraico, la fabbrica di Schindler e i due campi di concentramento di Auschwitz e di Birkenau, oltre a partecipare a diversi momenti di condivisione e scambio culturale, spettacoli teatrali e proiezioni video e cinematografiche.
Viaggi che quest’anno si terranno fra il 4 febbraio e l’11 marzo e dove anche la città di Rivoli ha dato il consenso, stanziando 2420 euro come contributo a questa importante opportunità culturale.
Eppure nonostante la somma stanziata per venti ragazzi - maggiorenni e/o frequentanti una delle scuole superiori o agenzie formative presenti a Rivoli, a oggi solo in due sulle venti domande ricevute ha detto “sì”. Mentre sono state 18 le rinunce.
Tant’è che Palazzo Civico ha deciso di riaprire le candidature, proprio per non perdere il contributo dato che l’associazione “Treno della Memoria” non restituisce la somma versata, così come scritto a caratteri cubitali nella convenzione che viene stipulata ciclicamente fra i Comuni e l’associazione.
Per maggiori informazioni, consultare il sito www.rivoligiovani.it.