Il conto alla rovescia che il MeetUp di Rivoli aveva fatto scattare quasi un mese fa è terminato ieri sera, venerdì 16 novembre 2018, in sala consiliare, non appena la base del Movimento 5 Stelle ha scandito il nome e il cognome del candidato sindaco.
E chi pensava fosse un nome nuovo, figlio dei cinque anni di opposizione, potrebbe essere rimasto leggermente deluso, quando ha sentito che quel nome e quel cognome erano quelli di Stefano Torrese.
Niente di nuovo sotto... le stelle, come potremmo riassumere.
Classe 1962, laureato in Psicologia del lavoro, socio fondatore della Servizi Associati di Rivoli, Torrese si era presentato già nel 2014, riuscendo ad arrivare al ballottaggio contro il sindaco uscente targato Pd, Franco Dessì, perdendo allo "spareggio".
Nel primo turno, cinque anni fa, era riuscito ad ottenere il 24.46% delle preferenze, per poi salire al 45.73% del ballottaggio, che però non gli permisero di diventare il primo sindaco 5 stelle del Piemonte, "primato" del sindaco di Venaria, Roberto Falcone.
Durante il suo intervento, alla presenza del candidato presidente della Regione, Giorgio Bertola, dei consiglieri regionali Federico Valetti, Davide Bono e Francesca Frediani, Torrese ha lanciato i primi slogan della campagna elettorale. Come "La Rivoli che vuoi è nelle tue mani!".
E a chi gli dice "ancora tu?", Torrese ha fatto intendere come sia stata Rivoli a chiedergli di nuovo di impegnarsi per la città. E questa volta ha una opportunità quasi unica: vincere contro un candidato di centrosinistra che, seppur ancora da nominare, non sarà più Dessì.
Ma non sarà per nulla facile, soprattutto visti i "venti" nazionali post elezioni...