Non è un periodo facile per chi vive nella zona del cantiere per la realizzazione della centrale di cogenerazione di via Ciamarella a Rivoli.
Oltre ai disagi legati allo stesso cantiere, sta diventando complicato poter mettere in vendita le case in quest'area, specie tra la stessa via Ciamarella e via Salvemini.
Il mercato immobiliare in alcune aree periferiche di Rivoli sta vivendo un momento di forte tensione a seguito della realizzazione e prossima messa in funzione della nuova centrale di cogenerazione. A farne le spese sono soprattutto gli immobili situati nelle immediate vicinanze dell'impianto, in particolare quelli che affacciano su Via Ciamarella e Via Salvemini.
Una recente indagine di mercato condotta tra le principali agenzie immobiliari del territorio rivela un quadro preoccupante: la domanda di acquisto per gli immobili in quest'area sarebbe crollata drasticamente, portando con sé chiaramente una inevitabile svalutazione degli immobili.
La motivazione principale del repentino calo di interesse risiede, secondo gli operatori del settore, nella "percezione di rischio" associata alla presenza dell'impianto. Nonostante le rassicurazioni sulle normative di sicurezza e ambientali, i potenziali acquirenti manifestano forti resistenze.
Appena si menziona la vicinanza alla centrale ed alle sue ciminiere, l'interesse si azzera. "I timori sono triplici: si teme un maggiore inquinamento atmosferico nella micro-zona, si percepisce una sensazione di pericolosità legata alla natura dell'impianto, e infine c'è il palese fattore estetico."
L'impatto visivo della centrale, con le sue strutture industriali e le ciminiere, risulta essere un deterrente significativo. Case e appartamenti che un tempo potevano contare su un mercato dinamico, ora si ritrovano con tempi di vendita dilatati.
La legge della domanda e dell'offerta è spietata: la mancanza di richieste sta già generando un effetto a catena sui prezzi. Le agenzie confermano che per chi è costretto a vendere, l'unica strategia attuabile è la riduzione considerevole del prezzo di mercato.
Per chi ha acquistato un immobile prima della realizzazione della centrale, la situazione è una vera e propria doccia fredda. In assenza di acquirenti disposti a pagare il prezzo di mercato pre-centrale, i proprietari si trovano davanti alla scelta di tenere l'immobile vuoto o accettare cifre che, in alcuni casi, sono stimate a un meno 20-30% rispetto al resto della zona omogenea di Rivoli.
In attesa del ricorso al Tar promosso da alcuni cittadini, la palla passa ai proprietari e alle agenzie, che cercano soluzioni per mitigare l'impatto e rinegoziare i prezzi in linea con la nuova, fredda realtà del mercato "sotto le ciminiere". La speranza è che, con il tempo, i timori diminuiscano, ma nel frattempo, la centrale di cogenerazione ha già scritto una nuova, difficile pagina nel Comune di Rivoli.

