LA STORIA - Frasi ingiuriose su Facebook contro la polizia municipale: denuncia per diffamazione e calunnia
Ciriè
Il caso di Ciriè fa scuola. A finire nei guai gli amministratori del gruppo e l'utente che l'ha scritta.
Già a Venaria, qualche anno fa, il comando di via Sciesa denunciò alcuni utenti per minacce e altre frasi pesanti.
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E' bastata una frase come "I vigili prendono le bustarelle dai parcheggiatori abusivi” per far scattare la denuncia alla Procura della Repubblica di Ivrea da parte degli agenti della municipale di Cirié nei riguardi degli amministratori e un utente del gruppo Facebook “L’Altra Cirié”.
Diffamazione e calunnia i reati contestati. A nulla sono valse le scuse pubblicate dagli amministratori per far fare retromarcia ai civich.
Già a Venaria, qualche anno fa, il comando di via Sciesa denunciò alcuni utenti per minacce e altre frasi pesanti, come “banda di mafiosi”, “prima o poi troverete quello che vi spaccherà le gambe”, “dovete bruciare” o “dovete morire”.
In quella circostanza, il comandante Luca Vivalda denunciò tutti per diffamazione, calunnia, minacce, oltraggio e ingiurie a pubblico ufficiale.
"I social sono come un giornale - spiega il comandante della municipale di Cirié, Roberto Macchioni - E anche se una persona dovesse scrivere con un nickname falso, o uno pseudonimo, la polizia postale ci impiegherebbe poche ore o pochi giorni per rintracciarla. Il caso di poche settimane fa, delle ingiurie alla presidente Boldrini ne sono un esempio".
Per la serie "contate fino a 100 prima di scrivere"...
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