Il Pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè è stato riaperto al pubblico questa sera, mercoledì 26 febbraio 2020, dopo che nel pomeriggio aveva sospeso il servizio, in attesa del test sul Coronavirus effettuato su un paziente di 63 anni ricoverato la sera precedente.
 
Il test, eseguito all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, ha dato esito negativo. 
 
L'uomo solamente oggi pomeriggio ha spiegato al personale sanitario di essere stato a contatto con un nipote che, un mese fa, era stato in Cina. Ieri sera, non essendo passato dall'area pre-triage, aveva solamente detto di avere tosse e febbre persistente.

Dopo i controlli del caso, l’uomo era stato tenuto in osservazione all’interno dello stesso pronto soccorso per tutta la notte, in attesa di compiere le verifiche cliniche nella giornata di ieri.

Poi, all’improvviso, il 63enne ha raccontato l’episodio, forse dopo essersi reso conto del possibile collegamento fra l’insorgere della febbre e dei malanni con l’arrivo del nipote dalla nazione da dove è partita la diffusione del virus che sta mietendo morti in diverse parti del mondo e che anche in Italia sta creando problemi, psicosi e decessi.

Appena ha reso nota la situazione, è scattata la procedura d’emergenza, con il tampone buccale portato immediatamente all’ospedale Amedeo di Savoia, specializzato in malattie infettive.

Immediata anche la chiusura del pronto soccorso, così come da protocollo. Allo stesso modo, bloccate le dimissioni perché potenzialmente contagiati. 

Ora la situazione è tornata alla normalità.