Givoletto e San Giusto Canavese dicono addio a Giorgio Poggio.

L'ex sindaco di Givoletto negli anni '80 era diventato famoso per aver a lungo battagliato per non realizzare l'elettrodotto che da Leini arriva fino a Piossasco.

Da Givoletto era poi andato a vivere a San Giusto, dove era diventato volontario della Croce Verde, Nonno Vigile e componente della Filarmonica.

A darne notizia è stata l'amministrazione comunale di San Giusto, con un lungo post sulla propria pagina Facebook:

«Se ne è andato in punta di piedi, quasi volesse invitarci al silenzio di fronte al grande mistero della morte. Ma la notizia della sua dipartita ha originato in tutti noi grande commozione e tristezza, perché Giorgio era un uomo buono: era nato per essere buono. Gentile, educato, generoso: un galantuomo. Giunto a San Giusto da Givoletto, dove aveva anche ricoperto la carica di sindaco, ha dedicato le sue giornate da pensionato ai sangiustesi». 

«Per 20 anni ha indossato con fierezza la divisa della croce verde e ha instancabilmente lavorato per aiutare chi soffriva a ritrovare il sorriso; l'istituzione dei nonni vigili lo ha visto per più di 10 anni a sorvegliare con amorevolezza i nostri bambini nell'ingresso e nell'uscita dalla scuola. Per diversi anni ha fatto anche parte della nostra Filarmonica suonando con impegno il basso tuba. Grazie, Giorgio, per tutto ciò che hai fatto e che sei stato, grazie per la tua testimonianza di vita. Ed ora la tua anima, liberata dal peso del corpo, voli come colomba con un leggero battito d'ali verso la meritata ricompensa. Alla moglie e ai figli le nostre più sentite condoglianze».

Nella foto, scattata il 25 giugno 2018, ecco Giorgio Poggio assieme al sindaco di San Giusto, Giosi Boggio, alla consegna del meritato attestato per i dieci anni di servizio come Nonno Vigile.