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A ridosso ormai del "semestre bianco", via libera, da parte della giunta comunale, al Piano Esecutivo della Variante Urbanistica dell’area delle ex Acciaierie Mandelli a Collegno.

Dalla prossima settimana, le società proprietarie dei terreni potranno richiedere il permesso a costruire dando vita alla riqualificazione dell'area, dismessa da troppo tempo.

«Il progetto rappresenta un nuovo modello di pensare la Città - ha detto il sindaco Francesco Casciano - Recuperare e bonificare il suolo compromesso e renderlo in gran parte permeabile e ad alta efficienza ecosistemica rappresenta, per la realtà italiana, una rigenerazione storica. Infatti nel nostro Paese non ci sono leggi,  incentivi o disincentivi, che inducano a recuperare aree industriali provocando uno smodato e dannoso "Consumo di Suolo" giunto ormai a 2,4 metri al secondo di terreni impermeabilizzati. Collegno ha dovuto puntare quindi su un investimento di per sè economicamente vantaggioso, sostenuto quindi dalla vicinanza della nuova fermata della Metropolitana Certosa e dalla Stazione Ferroviaria  unito al fatto di essere la prima città non capoluogo del Piemonte per qualità ed efficienza dei servizi. Qui nascerà un quartiere innovativo, praticamente senza auto, con caratteristiche urbane, ambientali e di vivibilità uniche, superconnesso con Torino e la Valle di Susa ed a pochi metri dallo stupendo “Central Park collegnese, il Parco Dalla Chiesa e dal Parco della Dora».

Per l’assessore alla Pianificazione territoriale Matteo Cavallone: «Collegno mette al centro l’aspetto sociale dell’urbanistica e la realizzazione di quello che dovrebbe essere un diritto di tutti, ma che troppo spesso non si riesce a realizzare a pieno: il diritto alla casa. Per questo, come da indicazioni del Consiglio Comunale e delle due forze di maggioranza, Partito Democratico e Collegno Bene Comune, sono previsti una cinquantina di alloggi in edilizia sociale con affitti agevolati per le categorie in difficoltà economica come giovani coppie, anziani con pensioni basse, famiglie con disabili, madri e padri single. Questa forma di social housing è la risposta migliore all’aumento costante di richieste di case a prezzi modici per far fronte alle difficoltà di chi, a causa della precarizzazione del lavoro e delle crescenti difficoltà a poter pianificare a lungo tempo la propria vita dal punto di vista economico, fa fatica a trovare la propria indipendenza ed autonomia nell’edilizia libera sul mercato».

I numeri dell'intervento

- 16mila mq di suolo recuperato

- 408 nuovi alberi piantati;

- 618 nuovi parcheggi tra pubblici e pertinenziali;

- 3 chilometri di piste  ciclabili in quartiere che internamente è completamente pedonale;

- alloggi in affitto agevolato per circa 170 persone;

- quasi l’80% delle aree interessate dalla Variante Urbanistica che diventano spazi verdi e pubblici a disposizione della Città.