Collegno dice addio a Selva Braselli, morta ieri, martedì 19 ottobre 2021, a Montevideo, in Uruguay. Aveva 82 anni.
Braselli è stata la prima donna cittadina onoraria di Collegno. Architetto, madre di due figlie, è stata imprigionata e torturata dal 1975 al 1984 per il suo impegno civile e politico in Uruguay e liberata anche a seguito delle iniziative portate avanti dal comitato di cittadine e cittadini collegnesi che si costituì appositamente per la sua liberazione.
Il 20 maggio del 1982 il Consiglio Comunale di Collegno con l'allora Sindaco Luciano Manzi approvò un ordine del giorno unitario con l’obiettivo di liberarla dal carcere e a tal fine si costituì il Comitato di solidarietà “Selva Braselli” che tra le altre iniziative promosse una petizione che raccolse oltre 15mila firme che il 17 novembre 1982 vennero consegnate direttamente nelle mani del Presidente della Repubblica Sandro Pertini e alla Presidente della Camera Nilde Jotti.
Nata a Montevideo il 21 novembre 1938, Selva Braselli ha rappresentato un “emblema limpido ed importantissimo del coraggio, dell’impegno democratico, dei valori più alti che possono essere espressi dalla persona umana” si legge nella delibera con cui il 2 marzo 1983 il Consiglio Comunale della Città di Collegno le conferì il titolo di Cittadina onoraria di Collegno.
Nell’agosto del 1984 una delegazione del Comitato di Solidarietà, unitamente a rappresentanti del Parlamento italiano, si recano in Uruguay. Poche ore prima del loro arrivo a Montevideo, Selva viene liberata dal Governo militare uruguaiano.
Dopo la scarcerazione Selva Braselli si iscrive nuovamente all’università e ottiene la laurea in Sociologia. Torna ad occuparsi di politica e collabora attivamente con il Comune di Montevideo, occupandosi soprattutto di tematiche sociali.
Nel marzo del 1987 Selva viene in visita alla Città di Collegno. Nell’occasione esprime il desiderio di realizzare un asilo nido a Montevideo. Il Comitato si attiva e riesce a raccogliere 24 milioni di lire, contribuendo così alla realizzazione del progetto.
Fino a poco tempo fa Selva Braselli si è occupata, per conto del governo uruguayano, di programmi legati alla solidarietà sociale.
L’ultima sua visita a Collegno risale al 2014 con la Sindaca Silvana Accossato che fu tra le giovani aderenti al Comitato per la sua liberazione, mentre durante la visita nel 2009 ebbe la possibilità di assistere allo spettacolo di Assemblea Teatro di Renzo Sicco sulla sua storia dal titolo “Senza mia figlia en la selva".
“Selva Braselli ha rappresentato gli ideali di libertà, giustizia e democrazia che sono il nostro riferimento dell’agire quotidiano e della storia della nostra Città – afferma il Sindaco Francesco Casciano esprimendo la vicinanza e il cordoglio alla famiglia a nome dell’intera comunità collegnese annunciando che “il giorno dei funerali verrà proclamato il lutto cittadino”.
"Ciao Selva!! Che triste notizia abbiamo ricevuto in queste ore. Una grande compagna, un'amica. Militante comunista, prigioniera politica della dittatura uruguayana dal 1976 al 1984, fu liberata anche grazie all'azione di un Comitato di donne di Collegno, il Comitato Selva Braselli, di cui ebbi l'onore di far parte, insieme, tra le altre, a Laura, Marina, Cristina, Elsa, Mariangela, Piera, Germana, Liliana, Franca.....e Michele Suma. Le fu conferita la cittadinanza onoraria di Collegno dal sindaco Manzi. Dopo la dittatura, si è impegnata attivamente nella vita politica e sociale del suo Paese, prima nel comune di Montevideo e poi nel governo Tabarez. Venne a Collegno per la prima volta nel 1987, e alla domanda di Manzi "cosa possiamo fare per te e per l'Uruguay?", Selva rispose pronta: "un asilo nido per le donne che lavorano nel settore della salute". E iniziò un'altra storia di solidarietà entusiasmante! L'asilo nido funziona da oltre 25 anni, é intitolato a Selva, e l'ho visitato, insieme a Selva, durante una mia vacanza in Sud America. E' tornata a trovarci a Collegno nel 2006, nel 2009 e nel 2014, sempre curiosa della politica italiana e dei problemi sociali. Voglio ricordarla con alcune delle tante belle foto di quei momenti.....resterai nel mio cuore, Selva, per sempre. Un grande abbraccio a Gabriela, Silvia, Irina e Lua. Hasta siempre, companera Selva!!", la ricorda l'ex sindaco Silvana Accossato.