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A distanza di 29 anni, è ancora vivo nei cittadini di Caselle e San Francesco al Campo la tragedia dell'Antonov: era l'8 ottobre 1996.

Un cargo Antonov An-124 Ruslan, decollato da Mosca, doveva atterrare a Caselle per effettuare un carico di vetture di lusso per il sultano del Brunei.

A bordo il comandante Oleg Pripouskov e il co-pilota Alexander Ougromov e anche 23 persone tra piloti, tecnici e operai.

Poco dopo aver ricevuto l’autorizzazione per l’atterraggio, i piloti si resero conto che la pista disponibile era significativamente ridotta: tentarono una riattaccata d'emergenza, ma un errore nella procedura rese impossibile il recupero della manovra.

L’aereo, ormai fuori controllo, proseguì oltre l'area aeroportuale, perdendo il piano di coda e il carrello, per poi schiantarsi contro una cascina, a San Francesco al Campo, a circa 400 metri in linea d'aria dalla fine della pista.

L'impatto fu devastante. Quattro le persone che morirono a seguito del tragico schianto: il pilota Oleg Pripouskov, il copilota Alexandre Ougrumov, i coniugi Fiorentino Martinetto e Maria Perucca, che abitavano nel cascinale contro il quale andò a sbattere il velivolo. Diversi passeggeri a bordo rimasero feriti, alcuni in modo grave, mentre otto persone riuscirono a fuggire dall'aereo in fiamme tramite gli scivoli d'emergenza. I vigili del fuoco intervennero rapidamente per domare l’incendio e scongiurare il rischio di esplosione causato dal carburante residuo.