Nel bel mezzo di discussioni tra chi è a favore e chi è contro i vaccini "anti Covid", con una variante Delta che sta spaventando, al Polo Sanitario di Venaria proseguono le vaccinazioni. 

E oggi, sabato 17 luglio 2021, tra chi ha completato il ciclo di vaccinazioni c'era anche il sindaco Fabio Giulivi. Che, a differenza di molti, non ha postato la sua foto sorridente con il cerotto in bella vista per dimostrare di essersi vaccinato. 

Ha deciso, invece, di fare un post ma con la foto di un altro Fabio, quel Fabio Artesi che il 25 dicembre 2020 ci ha lasciati a soli 56 anni, morto a causa del Covid in un letto d'ospedale a Ivrea. 

"Ho pubblicato la sua foto e quella del suo ultimo messaggio inviatomi proprio prima di morire a causa del Covid. Lo avevo già fatto il giorno del suo funerale e lo rifaccio oggi, come un monito, anzi un "richiamo" per ricordare di cosa stiamo parlando. Fabio Artesi è mancato 7 mesi fa, in quella dannata notte di Natale e a soli 56 anni, proprio nei mesi in cui tutta la comunità scientifica mondiale lavorava h24 per trovare un vaccino valido per questo maledetto virus.

Fabio, e chissà quanti altri come lui, oggi probabilmente sarebbe ancora con sua moglie e con sua figlia se avesse avuto l'opportunità di fare il vaccino.

All'inizio di questa campagna di vaccinazioni ho letto e sentito frasi di questo tipo: "io il vaccino non lo faccio, prima lo facciano i politici così se muoiono avranno fatto loro da cavie".

Io vi assicuro che se avessi potuto, da politico, da Sindaco, da quello che volete, lo avrei fatto il primo giorno utile. Per dare l'esempio ai miei concittadini e soprattutto perché mi fido dei medici, del nostro sistema sanitario nazionale e della comunità scientifica.

Come 40 anni fa si sono fidati i miei genitori facendomi fare tutti i vaccini. Quando la parola poliomielite spaventava ancora.

L'ultima considerazione riguarda l'altra frase in voga in questi giorni: "Ma che senso ha vaccinarsi se poi alcuni lo riprendono?". Vaccinarsi significa ridurre le complicanze del virus visto che i primi dati confermano l'abbattimento dell'incidenza di ospedalizzazione ed il numero di decessi.

Infine un grazie ancora a medici, infermieri e volontari che da mesi ormai continuano tutti i giorni a formare la trincea di questa battaglia. Dobbiamo essere riconoscenti a tutti loro anche per rispetto di chi, da questa battaglia, ne è uscito sconfitto.

Ciao Fabio", scrive in un post il sindaco.