Le ambulanze, sia quelle di soccorso avanzato sia quelle base, non avranno più la fornitura gratuita dei collari "anti trauma", quelli rigidi, che si usano a seguito di incidenti stradali o cadute.

A scoprirlo, quasi per caso, è stato Walter Candela, coordinatore e presidente della "Pubblica Assistenza Croce Reale" di Venaria. Ed è già "guerra" con l'Azienda Zero di Torino, ovvero l'azienda che governa tutte le Asl torinesi.

Il motivo è presto detto: ogni qual volta un paziente deve indossare questo collare, l'ambulanza di turno andrà in perdita. 

La circolare è già apparsa anche all'ospedale di Rivoli e ben presto verrà diffusa in tutti gli ospedali e presidi sanitari di Torino ed area metropolitana.

Nella lettera, fornite alle farmacie ospedaliere, si legge come la direttiva sia rivolta "ai mezzi di soccorso avanzati o base". Insomma, a qualsiasi tipologia di ambulanza. E spiegando, ancora, come per qualsiasi ulteriore delucidazione si debba contattare "la centrale 118".

Un collare di buona fattura costa "tra i 25 ed i 30 euro", sottolinea Candela. Mentre per ogni servizio, un'ambulanza riceve un rimborso di 26.95 euro. "È una direttiva che non ha senso. Il collare, salvo rare eccezioni, si può sanificare e riutilizzare. Fino a poche settimane fa, quando un paziente veniva ricoverato per un trauma, la farmacia ospedaliera ci forniva un collare nuovo, in modo tale da averne sempre almeno uno in dotazione sull'ambulanza. Visto che è obbligatorio averli, alla pari di tanti altri presidi. Con questa novità, ogni organizzazione sarà costretta a investire somme importanti, andando in perdita di una cifra che potrà arrivare fino a 5 euro. Anche perché questi presidi noi li acquistiamo da aziende private e non abbiamo agevolazioni di alcun genere".

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